“La legge di bilancio 2018 pensa al futuro”

La legge di bilancio 2018, che abbiamo appena approvato al Senato, contiene molte misure importanti. L’ultima finanziaria di questa legislatura conferma la volontà della maggioranza e del Governo di proseguire l’azione che ha portato il Paese a tornare a crescere in tutti gli indicatori economici cercando di trasformare quei dati in interventi concreti per le ancora troppe famiglie che sono in difficoltà. In questa direzione da una parte c’è la conferma di molti provvedimenti a sostegno delle imprese che investono su futuro e occupazione (gli ammortamenti fino al 140% per le imprese che investono in innovazione, il credito d’imposta per le aziende del Sud che acquistano beni strumentali, il rifinanziamento per 940 milioni del nodo investimenti e lo sviluppo infrastrutturale e quello del piano straordinario per il Made in Italy che ha sostenuto la straordinaria crescita delle nostre esportazioni), dall’altra importanti interventi sul sociale e per il lavoro. È chiaro che anche il sostegno all’economia c’entra con la possibilità di creare più posti di lavoro e più risorse per gli interventi sociali ed infatti nella nuova finanziaria ci sono molti interventi piccoli e grandi mirati a questi obiettivi. Le tre misure principali sono certamente quelle che riguardano: l’aumento degli stanziamenti e quindi l’allargamento del numero dei beneficiari del reddito di inclusione, la prima norma nazionale di contrasto alla povertà che garantisce un reddito di circa 500 euro per 18 mesi a oltre un milione di famiglie disagiate con minori o persone disabili a carico che dal 1 dicembre possono farne domanda; gli sgravi alle imprese per le nuove assunzioni a tempo indeterminato soprattutto di giovani under 34; l’esclusione dall’aumento dell’età pensionabile per 15 categorie di lavori gravosi, insieme all’ampliamento della possibilità di accesso all’Ape sociale. Ma accanto a queste misure principali ci sono altri interventi importanti per le fasce più deboli ed un significativo intervento sul tema della casa. In particolare è stata decisa l’esenzione dal super ticket per i redditi più bassi, definita una misura di sostegno per ogni figlio nato dal prossimo anno in famiglie con reddito Isee inferiore ai 25 mila euro e introdotto una misura di sostegno al reddito per chi, all’interno della famiglia, assiste persone non autosufficienti. Per quanto riguarda la casa sono state prorogate le detrazioni fiscali (65%) per la riqualificazione energetica degli edifici e per la realizzazione di nuovi infissi (50%) confermando misure che hanno prodotto in modo significativo risparmi per i cittadini e la ripresa dell’attività edile che vengono non solo prorogate ma, per la prima volta, estese anche alle proprietà indivise oltre che all’edilizia residenziale pubblica. È stata anche prorogata la cedolare secca al 10% per chi affitta a canone concordato e, su mia proposta, è stato reintrodotto il fondo sostegno affitti per aiutare chi perde la casa o rischia di perderla. Tra le altre misure contenute nella finanziaria voglio segnalare ancora la norma che, a tutela del prestito sociale delle cooperative e quindi di chi deposita lì i soldi, stabilisce regole chiare rispetto al rapporto tra patrimonio, liquidità e prestito sociale. Infine credo sia giusto sottolineare come questi interventi vengano realizzati senza alcun aumento delle imposte, evitando gli aumenti dell’Iva e introducendo la webtax, ovvero la tassazione degli enormi ricavi dei giganti della rete che potrà consentire ulteriori investimenti e interventi sul sociale.