La puzza del depuratore e i rifiuti in via G. da Velate. Dichiarazioni a “Zona Nove” dell’assessore Marco Granelli

Ritorniamo su due temi molto caldi per il quartiere di Niguarda: i miasmi che rendono l’aria irrespirabile e gli sversamenti illegali di rifiuti in via Giudo da Velate. Prima però una premessa: siamo stati accusati, via mail e sulla nostra pagina fb, di non seguire queste vicende perché in quella porzione di territorio non abbiamo interessi, né noi né le cooperative a noi vicine. Nulla di più sbagliato. Noi abbiamo un unico interesse, chiamiamola pure ossessione: informare i cittadini sulla base di notizie certe e fonti autorevoli. Informazioni non controllate o che ci arrivano come “mi hanno detto che…” non fanno al caso nostro. Questo mese ne parliamo perché abbiamo cercato e avuto chiarimenti e dichiarazioni da fonte attendibile: Marco Granelli, assessore comunale alla Mobilità e all’Ambiente. Mercoledì 22 novembre l’assessore e il presidente del Municipio 9 Lorenzo Lardieri hanno convocato una riunione per affrontare il problema degli odoracci presenti a Niguarda. I diversi Enti hanno aggiornato la situazione. Emerge che, dopo una diminuzione delle segnalazioni dei primi mesi estivi, gli odori sono tornati a farsi sentire in maniera incisiva. La società Gruppo Cap (Consorzio acqua potabile), che gestisce l’impianto di depurazione sito in via Giudo da Velate, ha deciso di installare stabilmente dei rilevatori ovvero dei nasi elettronici fissi su tre punti al confine del proprio insediamento e una centralina di misurazione dei venti. Questo intervento permetterà di avere informazioni costanti e precise e soprattutto durature nel tempo. Ats Milano Città Metropolitana (Agenzia tutela della salute) e Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) – quest’ultima ente regionale competente per il controllo e la misurazione della qualità dell’aria – si sono riservate di verificare le segnalazioni che il Comitato invierà a dicembre relative al periodo autunnale. In particolare – dichiara l’assessore Granelli – ho chiesto formalmente ad Arpa di effettuare un’azione di monitoraggio tecnico con propri strumenti, un’azione necessaria per individuare la sorgente degli odori. Si tratta di un passaggio fondamentale per poi capire la natura dei miasmi e intervenire efficacemente. Arpa ha informato l’assessorato che si svolgerà presto un’analisi approfondita presso il depuratore per entrare nel merito dell’analisi di tutti i processi. Da parte del Gruppo Cap è stata espressa la massima disponibilità alle verifiche da attuare. Il tavolo si riunirà nuovamente a gennaio per raccogliere da Arpa gli esiti delle analisi dei dati emersi. Nel frattempo Arpa si è impegnata a verificare la fattibilità tecnica dell’indagine richiesta dal Comune, individuando tipologie di “traccianti” in grado di individuare la sorgente degli odori, un sistema già attuato per l’incendio all’impianto di stoccaggio di via Senigallia. Conclude l’assessore: “Al più presto approfondirò con la direzione di Arpa quali risposte saranno messe in campo rispetto alla richiesta del Comune, che riguarda anche altre località di Milano con problematiche analoghe”. Sull’altra questione che rende via Giudo da Velate una discarica a cielo aperto, nonostante l’enorme impegno profuso da Amsa per tenere pulito questo lembo del nostro territorio, vi riportiamo la dichiarazione che l’assessore ha fornito al nostro giornale: “Per quanto riguarda via Guido da Velate il settore demanio, dopo aver acquisito tutte le informazioni catastali di tutte le aree interessate dagli abbandoni dei rifiuti, sta redigendo la delibera per affidare a Cap il tratto della via a fondo cieco e l’area verde tra via Guido da Velate e via Regno Italico, previa recinzione a cura del Gruppo Cap stesso. La convenzione sarà oggetto di un incontro con tutti i soggetti che sarà fissato a breve e si svolgerà a dicembre. A questo incontro seguirà la redazione di una delibera che la Giunta dovrà approvare. In questo modo tutta l’area sarà recintata e mantenuta a cura di Cap, la società di gestione del depuratore, risolvendo strutturalmente il problema degli abbandoni e dell’insicurezza dell’area”. Come sempre facciamo, vi terremo aggiornati su entrambi i fronti, sollecitando nuovamente l’assessore Granelli se non dovessimo vedere l’attuazione di quanto promesso.