Prosegue la riqualificazione del territorio cittadino, nella consapevolezza che eliminare il degrado di edifici e spazi contribuisce a rendere la nostra Città più sicura e più bella. Si è concluso, infatti, da pochi giorni l’iter che ha portato alla vendita, attraverso asta pubblica, dell’area comunale situata tra via Melchiorre Gioia, via Pirelli e via Sassetti che ricade nel Piano Integrato d’Intervento Garibaldi-Repubblica. Perché scrivo di questo progetto? Fondamentalmente per tre motivi: perché è importante il percorso avviato dall’Amministrazione Comunale per restituire alla Città, ai suoi cittadini ma anche ai turisti, spazi vivibili e fruibili; perché questo Piano Integrato di Intervento è inserito nella nostra zona 9 e soprattutto perché i fondi che verranno recuperati da questo intervento saranno investiti in larga misura nel Piano Periferie. L’area comunale, di 32mila e 208metri quadrati, è stata aggiudicata alla Coima Sgr che ha fatto una proposta di acquisto di 78milioni e 880mila euro, pari a 1milione 461mila euro in più rispetto alla base d’asta che era di 77milioni e 419mila. In questo modo si realizza un altro tassello di Porta Nuova che si sviluppa in direzione della Stazione Centrale e che negli anni ha visto un notevole cambiamento, apprezzato dai più. Come anticipato, le risorse recuperate rientreranno nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche e potranno essere gestite in larga misura nel Piano Periferie. Parte dei successivi oneri di urbanizzazione per la realizzazione del progetto, poi, potrebbero essere destinati anche ad un’altra proposta importante che cambierà il volto della nostra città, ossia la riapertura dei Navigli. Si tratta di un modo efficace per proseguire l’opera di valorizzazione del demanio comunale per poter recuperare risorse da investire nella crescita della città. La razionalizzazione della proprietà serve a finanziare investimenti per lo sviluppo di Milano. Coima Sgr dovrà realizzare nelle aree acquistate funzioni terziarie e funzioni complementari, ossia servizi e piccole attività commerciali per un massimo del 10% della superficie totale. Inoltre dovrà garantire aree destinate a verde; attrezzature pubbliche e spazi pedonali; un parcheggio pubblico e parcheggi pertinenziali privati e, infine, dovrà farsi carico degli eventuali costi di bonifica delle aree anche se, dalle indagini preliminari ambientali svolte non è stata riscontrata contaminazione del terreno per la destinazione d’uso finale. Ora ovviamente il progetto dovrà essere supervisionato e controllato dall’Amministrazione Comunale, con la possibilità di promuovere un concorso di progettazione ad alto profilo qualitativo, dedicato.