Riapre il Museo del Cinema
Itempi del Comune sono biblici. Non rimane che rimboccarsi le maniche e fare da sé. Ed è quello che sta facendo il Museo del Manifesto Cinematografico, un museo unico al mondo, fiore all’occhiello per la nostra città. Chiusa a fine febbraio la sede di via Gluck perché l’edificio che l’ospitava veniva destinato ad altre funzioni, tutto il prezioso materiale, 50mila manifesti, fotobuste, bozzetti originali e 60mila fotografie, veniva depositato in uno spazio estremamente ridotto di via Zuretti in attesa di una nuova location promessa dal Comune. “Ci avevano proposto ed eravamo già d’accordo con il vicesindaco – ci spiega Laura Susan, vicepresidente del museo – di trasferirci al primo piano del Palazzo di Milano Ristorazione, in via Sammartini 73, che avrebbe dovuto accogliere anche un Museo dedicato all’alimentazione. Non sarebbe stato un problema coesistere perché il manifesto ha la possibilità di agganciarsi a qualsiasi argomento, è uno scheletro su cui con un po’ di immaginazione si possono costruire fantastici itinerari culturali a vari livelli. L’idea quindi poteva essere intelligente, si potevano pensare singolari percorsi anche didattici per i ragazzi delle scuole abbinando la riflessione sulla piramide alimentare a tutte le informazioni possibili sul manifesto a livello di grafica, di pubblicità, di cultura. La cifra necessaria per sistemare il nuovo spazio era modesta perché era già nato come museo ma il Comune ha avuto altre priorità e la consegna ad oggi non è avvenuta. Così in attesa di una sistemazione più consona abbiamo deciso di riaprire i battenti seppure in questo piccolo locale che abbiamo in affitto. Siamo spronati a farlo dalla nostra passione per la cultura, dall’entusiasmo di tanti giovani che ci frequentano per stendere le loro tesi, ottemperare all’obbligo dell’alternanza scuola–lavoro, fare stage e continuare l’attività di archiviazione in digitale, dalla richiesta di tante collaborazioni da parte di università, enti e associazioni culturali in Italia e all’estero. Da novembre ad esempio siamo presenti alla mostra “Milano e la mala” visitabile presso Palazzo Morando a Milano fino al prossimo 11 febbraio.” Promossa da Milano/Cultura e organizzata dall’Associazione Spirale d’Idee con la Polizia di Stato l’esposizione mette in scena la storia della criminalità a Milano tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Ottanta. Tra i documenti esposti ci sono sei delle 23 locandine originali di film polizieschi degli anni ‘60 e ‘70 girati a Milano, donate alla Questura di Milano ed esposte negli uffici del Commissariato Greco Turro. Da questo mese riprenderanno anche le attività rivolte al pubblico di grandi e piccini. Partiranno il 1 dicembre con l’inaugurazione di una mostra dedicata a Ugo Tognazzi, il 14 ce ne sarà ancora un’altra sempre su questo grande attore preparata dai Tapirulan e sabato 16 dicembre “Il Museo Incantato” l’animazione teatrale rivolta ai bambini che avranno la possibilità di “leggere” i manifesti pubblicitari attraverso il gioco e le fiabe. Questa volta si presentera “Frozen”. Giovedì 18 gennaio un’esposizione sul cinema horror darà il via a un percorso fatto di proiezioni, incontri e approfondimenti sull’argomento che proseguirà anche in febbraio. Il 9 dicembre infine si lancerà “Guarda il film e inventati un manifesto” un concorso rivolto agli studenti e a tutti i giovani che avranno voglia di mettersi in gioco e far volare la propria fantasia. Non ci fermeremo e il 2018 sarà ancora un anno ricco di sorprese.”
Info: www.fermoimmagine.it o 347 868 6784. – Via Zuretti 45