Il Teatro Verdi dell’Isola verso la chiusura?

L’ultima programmazione artistica di Andrea Lisco per il “Teatro Verdi” di Via Pastrengo 16 è andata in scena il 31 dicembre 2017, con il simpaticissimo spettacolo di Alessandra Faiella intitolato “Il cielo in una pancia”, su testo di Francesca Sangalli e regia dello stesso Andrea Lisco. Il Teatro Verdi è uno di quei piccoli teatri di quartiere che arricchiscono la cultura di Milano. Da fuori non ci fai caso, ma quando entri scopri l’atrio del teatro, con l’elegante effige di Giuseppe Verdi, che gli dà il nome, in linea con la sua primitiva funzione di sede di una corale esterna del Teatro alla Scala. Sorto nel 1913 come parte integrante di un immobile della Cooperativa Edificatrice Verdi, ricco di stucchi e fregi tipici dell’epoca, con un’accogliente sala di soli 200 posti, il teatro è un piccolo gioiellino liberty denso di storia: nel 1975 fu preso in gestione dalla compagnia del “Teatro del Buratto”, che ne fece sede delle proprie produzioni, e solo due anni fa, con la direzione artistica di Andrea Lisco appunto, è tornato a rivivere un buon successo grazie all’attenta e creativa programmazione. Ma a quanto pare ciò non è bastato, perché la compagnia “Teatro del Buratto” rileva il fatto che, malgrado tale successo, il risultato d’esercizio, tra costi d’affitto e personale fisso, è in passivo. Le strategie della Compagnia del Buratto per sostenere il “Teatro Verdi” devono, infatti, tenere conto anche delle altre realtà urbane che gestisce, come il teatro all’interno del “BI, Fabbrica del gioco e delle Arti” a Cormano e il nuovissimo “Teatro Bruno Munari” di piazzale Maciachini (Via Bovio 5), che ha già richiesto investimenti consistenti, come ad esempio tutto il nuovo impianto audio. E così, entro fine gennaio 2018 la Compagnia del Buratto presenterà al Ministero il piano triennale delle sue attività, con la speranza di poter avere buone sovvenzioni e sostegno. In realtà al momento non è chiaro il futuro del teatro, per la cui programmazione del 2018 pare non sia stato ancora nominato un direttore artistico. Risulta addirittura paradossale il fatto che la Compagnia del Buratto, ringraziando Andrea Lisco, evidenziandone la professionalità perché in questi due anni è riuscito a dare nuova linfa e a rilanciare un polo culturale di quartiere, avendo “raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati”, e contemporaneamente lamenti un passivo economico: come se le mete stabilite in principio, finalmente raggiunte, fossero la non sostenibilità della sua programmazione! Intanto il 19 gennaio 2018 il teatro riaprirà per la rassegna “Verdi Suite”, e poco dopo richiuderà per ristrutturazione. Fino a quando non è dato sapere.