L’ottimo girone d’andata dell’Inter: obiettivo 4° posto

In fondo il calcio è anche una questione di punti di vista, di bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno e di scarsa memoria storica. Prendete l’Inter di dicembre. Chiude il 2017 con tre sconfitte (una nel derby di Coppa Italia) ed un pareggio. E si parla subito di crisi, di squadra logora. La flessione ovviamente è sotto gli occhi di tutti, se sarà una rottura prolungata lo vedremo subito nel 2018 dalla Roma in poi. Però i numeri del girone d’andata parlano chiaro. Quanti tifosi nerazzurri, a fine agosto, avrebbero scommesso un solo euro sui 41 punti conquistati dall’Inter dopo 19 partite? Sono passati solo quattro mesi dai pronostici che davano il Milan (campagna acquisti da oltre 200 milioni) in lotta per lo scudetto con la Juve. Subito dietro Napoli e Roma e l’Inter in terza fascia con la Lazio. Da allora qualcosa è cambiato e per l’Inter in positivo grazie soprattutto a Luciano Spalletti. Sul tecnico toscano dobbiamo ricrederci, non pensavamo potesse essere così decisivo nel compattare una squadra che, ancora oggi, crediamo sia composta da una rosa di giocatori non sufficiente per raggiungere con tranquillità l’obiettivo del quarto posto e il diritto di disputare la Champions League l’anno prossimo. Riuscire a trattenere Perisic, richiesto in estate dai grandi club europei, motivare i giocatori a disposizione e dare un buon gioco alla squadra sono stati i capolavori di Spalletti. Risultati ancora più importanti se confrontiamo le rose di Juventus, Napoli, Roma e anche Lazio a quella attuale nerazzurra. Tornando alla campagna acquisti estiva possiamo dire che l’unico colpo importante è stato quello dello slovacco Milan Skriniar che ha dato grande sicurezza in difesa insieme a Miranda e Handanovic (girone d’andata fenomenale). Il vero gap con le dirette concorrenti è a centrocampo. Matias Vecino e Borja Valero arrivati in estate dalla Fiorentina hanno dato più o meno quello che ci si aspettava. Rendimento discreto, costante ma non certo al livello, tanto per fare qualche nome, di Pianjc (Juve), Nainggolan (Roma) o Milinkovic Savic (Lazio). Gagliardini che da timidi segni di risveglio, Brozovic con pochissimi sprazzi e Joao Mario non pervenuto (il gol sbagliato contro il Milan in Coppa Italia grida ancora vendetta) completano un centrocampo che “non vede la porta”, solo 5 i gol segnati sui 34 del girone d’andata. L’Inter rimane quindi aggrappata alle reti dei 2 davanti; Perisic (7) e Icardi (17) assistiti dai cross di Candreva. Con la speranza che nel 2018 non prendano un’ influenza dato che, oltre ad Eder, non esistono al momento alternative valide. Il problema numerico esiste peraltro anche in difesa con Miranda, Skriniar e Ranocchia unici centrali. Quella della rosa corta e di poca qualità a centrocampo è una questione che del resto era stata già evidenziata a settembre. Sarebbe però un peccato, dopo un ottimo girone d’andata, non riuscire a raggiungere la Champions League causa infortuni e panchina corta. La quota per il quarto posto crediamo si aggirerà intorno ai 75-80 punti. Per raggiungerla Spalletti avrebbe bisogno di 1-2 rinforzi dal mercato di gennaio. Fair Play finanziario e stretta del governo cinese saranno però di ostacolo a Suning anche per questa finestra di mercato. Sarà quindi saggio non “abboccare” agli scoop dei presunti esperti di mercato che per tutto gennaio attribuiranno all’Inter improbabili campioni. Mentre il Barcellona offre oltre 100 milioni al Liverpool per avere Coutinho, Sabatini e Ausilio saranno costretti a trattare solo giocatori svincolati oppure in prestito con obbligo di riscatto dalla prossima stagione. La speranza è quella di trovare comunque rinforzi funzionali alla squadra. Se non sarà così ci vorrà un altro miracolo di Spalletti.