Porta Nuova Smart Community, il maggior cantiere edilizio europeo

Una lezione esemplare di gestione del cambiamento urbano
Iniziato nel 2005, il progetto Porta Nuova si ultimerà probabilmente proprio nel 2018 con l’inaugurazione della Biblioteca degli Alberi e la costruzione, sulla passeggiata tra piazza Gae Aulenti e piazza Alvar Aalto, della fantascientifica Torre Unipol. firmata da Mario Cucinella. Riconosciuto per anni come il maggior cantiere edilizio europeo, il progetto ha contemplato tre ambiti separati (Porta Nuova Garibaldi, Porta Nuova Varesine, Porta Nuova Isola), ognuno con un proprio staff realizzativo (Pelli Clarke Pelli Architects per Porta Nuova Garibaldi, Kohn Pedersen Fox Associated per Porta Nuova Varesine, Boeri Studio per Porta Nuova Isola), cuciti assieme dal parco pubblico Giardini di Porta Nuova, divenuto poi Biblioteca degli Alberi. Con i suoi 90.000 metri quadri, costituisce il terzo parco pubblico nel centro di Milano, dopo Parco Sempione (360.000 mq) e Giardini di Porta Venezia ora Giardini Indro Montanelli (176.000). Esso, a sua volta, si compone di tre aree principali. La più ampia tra Melchiorre Gioia, via Pirelli, via De Castillia. La seconda sull’area di copertura del parcheggio sotterraneo di Piazza Luigi Einaudi. La terza lungo la fascia rettilinea che costeggia le Varesine fino a piazza san Gioachimo. Un intervento di riqualificazione urbana ed architettonica vastissimo che ha generato il Centro Direzionale di Milano. Un vero e proprio quartiere a carattere terziario che si estende dalla stazione ferroviaria di Milano Porta Garibaldi a piazza della Repubblica, da Porta Nuova a Palazzo Lombardia. Non solo migliaia di nuovi appartamenti e di nuovi uffici, ma anche nuove piazze, nuovi percorsi, nuovi spazi di aggregazione e di movimento. E convivenze con i quartieri originari tutte da reinventare. Piazza Gae Aulenti, il connubio Torri del Bosco Verticale e Casa della Memoria, la passeggiata delle Varesine, il nuovo giardino pubblico Biblioteca degli alberi, costituiscono in effetti pagine assolutamente inedite della storia urbanistica della città. Milioni di euro di oneri di urbanizzazione vengono tramutati in interventi di riqualificazione e di coesione del tessuto urbanistico così rimescolato. Riqualificazione di Piazzale Archinto, Nuova Stecca o Incubatore dell’Arte, Giardino pubblico di via De Castillia e annesso “parco dei diritti dei bambini”, totem di piazza Gae Aulenti, Passerella su via Melchiorre Gioia, e infine, più rilevante di tutti, la Biblioteca degli Alberi. Ma la risposta non può essere solo costruttiva. Non casualmente, proprio nel 2005 nasce anche la Fondazione Riccardo Catella, in onore dell’imprenditore Riccardo Catella (fondatore di Hines Italia, la società immobiliare maggiore protagonista del Progetto Porta Nuova) con la missione di “incentivare l’innovazione e la creatività italiana, favorendo l’approfondimento e la condivisione delle conoscenze nel campo dell’architettura, dell’urbanistica, del verde e degli spazi pubblici, della sostenibilità ambientale, del design e della comunicazione”. Dall’anno della sua istituzione, la Fondazione promuove il programma civico “I Progetti della Gente” che prevede la realizzazione di iniziative e interventi civici sul territorio che rispondano ai bisogni e alle esigenze dei cittadini, emersi grazie a un percorso di ascolto portato avanti dalla Fondazione stessa con il supporto delle Istituzioni. Il suo quartier generale, in via De Castillia 28, è per primo un esempio da manuale di ristrutturazione postindustriale che fa rivivere una vecchia struttura di servizio della Brown Boveri. I suoi spazi innovativi, immersi nel verde del giardino pubblico ricreato che li circonda, diventano anche la cornice ideale per eventi aziendali e privati. Oltre che di un eccellente ristorante, il Ratanà. Ma non basta. In tempi di onnipresente filtro mediatico operato dalla rete su fasce crescenti di persone, la narrazione di ciò che sta avvenendo, di ciò che sta cambiando, non può essere solo quella degli eventi. Deve essere anche quella della partecipazione e della condivisione. E così nel 2015 la Fondazione Riccardo Catella promuove la Porta Nuova Social Community. Nel contesto identitario, appunto, della Fondazione, la Community dichiara di volere innanzitutto promuovere la valorizzazione del verde urbano, l’uso responsabile del suolo e la salvaguardia dell’ambiente come contributo alla mitigazione del cambio climatico. E inoltre: coinvolgere i cittadini nella costruzione del terzo parco pubblico della città, fare cultura ed educazione su tematiche connesse al verde attivando un orto didattico e laboratori sull’orticultura urbana, sensibilizzare la cittadinanza alla cura e al rispetto del futuro parco pubblico come bene della collettività. Il suo sito diventa così il contenitore narrativo della Fondazione e dei suoi Progetti della Gente. L’evento inaugurale è il Campo di Grano di Agnes Denes nell’aprile 2015. Su cinque ettari della futura Biblioteca degli Alberi va pubblicamente in scena l’intero ciclo del miracolo del grano. Dalla semina con la partecipazione di decine di bambini alla mietitura del manto di spighe dorato puntualmente maturato tra i grattacieli. In generale ogni anno vede specifici programmi di progetti civici sul territorio, attività didattiche e iniziative culturali nel campo della sostenibilità ambientale, del verde e spazi pubblici, del benessere, dell’architettura, dell’urbanistica e del design. Oltre che il Green Circle (con il Campo di Grano) nei primi due vengono attivati il Porta Nuova Smart Lab (Internet delle cose, la casa robotica Samsung), Mi coltivo (Campi e Orti Didattici), L’Italia si alza (concorso di design per una sedia da lanciare sul mercato tra gli studenti di falegnameria e tessile della scuola Oliver Twist della Associazione Cometa di Milano), il Porta Nuova Smart Community Festival, la frequentatissima pista di ghiaccio in piazza Gae Aulenti (ripresa invero ogni anno, 2018 compreso sino al 25 febbraio). Nel 2017 è la volta di Yoga nel parco e della adesione agli eventi diffusi cittadini: Piano City, Book City, Food City, Green City. Oltre che di un proprio calendario di feste ed eventi e un ricchissimo palinsesto di laboratori didattici Coltiviamo Insieme. Progetto principale nel 2017, e ancora nel 2018, è però Mi Coltivo contestualizzato alla Biblioteca degli Alberi. Nove ettari, appunto, accuratamente progettati per offrire ai cittadini un mosaico di percorsi tra giardini tematici, prati, foreste circolari, erbe aromatiche e fiori. Sul suo sito, ma anche con una generosa cartellonistica stradale, la Community aggiorna le date delle varie fasi di semina e piantumazione del parco, predispone un calendario di “Open Days” e visite guidate aperte a tutti e, infine, pubblicizza “A park experience”, una visione immersiva e multimediale, a 360 gradi, di poco meno di una decina di minuti, di ciò che il parco può significare. Le proiezioni si succedono a ciclo continuo presso la sede della Fondazione Catella tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12,30, dalle 13,30 alle 17. Porta Nuova Smart Community sta scrivendo sicuramente un capitolo pionieristico nella storia della Città Intelligente. Modello al quale, ciascuna con i suoi percorsi, dovranno tendere, anche loro malgrado, tutte le nostre città. Destinate a diventare, lo prevedono anche le pubblicazioni istituzionali al riguardo, un tessuto di Comunità Intelligenti.