La Scuola Pirelli diventa digitale con il contributo della Fondazione Cariplo

Sabato 2 dicembre 2017 alla Scuola Primaria G.B. Pirelli di via Bussero si è tenuta una mattinata dedicata alle nuove tecnologie, nell’ambito del progetto “Pensiero computazionale e coscienza tecnologica” realizzato dalla Associazione Amici della G.B. Pirelli, con il contributo della Fondazione Cariplo. I bambini hanno partecipato al “Gioco della rete” realizzato con la collaborazione dei bambini iscritti al primo “modulo internet”. I genitori invece, durante la stessa mattinata, sono stati invitati ad incontri di approfondimento sui rischi delle nuove tecnologie. Gli argomenti trattati hanno riguardato l’uso, il rischio e le opportunità delle nuove tecnologie; le nuove norme sul Cyberbullismo e si è discusso anche su come capire se un’informazione trovata in rete è attendibile o no. I genitori hanno avuto l’opportunità di partecipare a questi incontri che sono stati tenuti da professionitsti e da esperti in materia. Il primo modulo in cui vengono coinvolti i bambini della scuola, riguarda “Il gioco digitale”: si conta con il codice binario, si gioca con i circuiti (illuminando le magliette), si creano insetti robot e macchine per disegnare, si studiano le parti di un computer (anche smontando un vecchio pc), si lavora con il sistema Micro:bit progettato dalla Bbc e si comincia a programmare. Il secondo modulo riguarda “Il gioco della rete”: ha l’obiettivo di spiegare in modo divertente la struttura e il funzionamento di Internet. Nella maggior parte dei casi, infatti, i bambini non hanno alcuna conoscenza delle basi tecniche di Internet che confondono con il web, l’insieme dei servizi e dei contenuti disponibili online. Utilizzando un semplice gomitolo di lana, è possibile costruire in classe un modello di Rete, in cui i fili rappresentano le connessioni e i bambini i computer collegati. Scopo del gioco è anche far capire come viaggiano online le informazioni e come devono essere formattate: il filo diventa quindi il veicolo su cui viaggia un messaggio, trasmesso da un mittente a un destinatario. Il gioco è un esempio di apprendimento collaborativo, al quale partecipano tutti i bambini della classe coinvolti in ruoli diversi, molto efficace per stimolare la riflessione e la condivisione delle conoscenze e competenze acquisite. Il terzo modulo si occupa di “Robotica”: si osservano i robot, ci si immedesima, si programmano e si inventa una storia. I moduli sono partiti a fine gennaio con corsi per i bambini di terza, quarta, quinta e prima media.
• Una significativa mostra per la Giornata della Memoria L’Istituto Comprensivo “Pertini” di Milano da molti anni, grazie alla collaborazione del Centro Filippo Buonarroti con Anpi Pratocentenaro e Amnesty International-Edu, realizza all’interno delle classi una serie di ricche iniziative, finalizzate a rendere i propri alunni via via sempre più consapevoli che la trasmissione e la conoscenza degli eventi storici sono principi indispensabili per “non dimenticare”. L’Istituto intende far passare il messaggio secondo cui è fondamentale ricordare il passato, poiché la memoria è l’identità di un popolo e ciò che raccontiamo del passato deve orientare il nostro agire nel presente. La memoria è un filo che unisce le generazioni. Ogni anno la Scuola Primaria “Pirelli”organizza una mostra in occasione della Giornata della Memoria e quest’anno ha deciso di dedicarla a Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto e nominata Senatrice a Vita, il 19 gennaio scorso, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo la lettura del libro “Fin quando la mia stella brillerà”, gli alunni hanno creato delle installazioni sui diritti negati ai bambini durante il periodo delle leggi razziali in Italia. Liliana era una bambina come loro quando le è stato detto che non poteva più andare a scuola e quando è stata deportata. Orhan Pamuk ha scritto: “Quando il giardino della memoria inizia a inaridire, si accudiscono le ultime piante e le ultime rose rimaste con un affetto ancora maggiore”. Liliana per noi è come una rosa. Questo lavoro vuole onorare tutte le persone che come lei hanno subito uno tra i più terribili crimini della storia. “Ricordo, ricordo per non dimenticare”. La Memoria non è chiusa nei libri ma si nutre di insegnamenti, riflessioni, letture, immagini, laboratori, gesti… Una memoria che unisce il presente e il passato, una memoria che insegna che “Se adesso so non dimentico”. Proprio per questo anche quest’anno i bambini della Pirelli si sono recati per la Commemorazione, presso il Monumento del Deportato del Parco Nord. L’iniziativa è stata patrocinata dal Consiglio di Municipio 9. (maestra Carmelita Lofaro)