Vasca anti-Seveso al Parco: sì o no? Tutto apparentemente tace

Sono due mesi che tutto apparentemente tace. Complice la carenza di piogge, il Seveso non fa parlare di sé anche se continua a puzzare. Insomma la vita scorre felice. In realtà si aspetta la decisione della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, come scritto più volte, ha congelato le procedure della vasca dentro il Parco Nord, non perché in disaccordo con il Progetto Aipo ma perché è in attesa delle sentenze del Tribunale Superiore delle Acque. Quelle sentenze sono arrivate e hanno respinto i ricorsi del Comune di Bresso e del Condominio di via Papa Giovanni XXIII a Bresso, dando di fatto il via libera alla costruzione della tanto contestata vasca al Parco Nord. Pare logica conseguenza che quanto prima Palazzo Chigi prenda atto di queste sentenze e sblocchi l’iter. A nostro avviso quindi coloro che si aggrappano alla sopracitata sospensiva del Governo si stanno un po’ illudendo. Molto più forte l’appiglio che ci è stato anticipato da fonti attendibili: il Comune di Bresso, con un atto politico che verrà votato dal Consiglio, farà ricorso in Cassazione contro la sentenza del Tribunale Superiore delle Acque. Nel contempo, in questa situazione di apparente incertezza MM sta procedendo alla definizione del progetto esecutivo della vasca, che metterà il Comune di Milano nelle condizioni di indire la gara per l’assegnazione dell’appalto. Giunti a questo punto, si dovrà prendere atto che non ci sarà più la possibilità di fermare l’opera. Sarà poi la “storia”, come si dice in questi casi, a stabilire chi aveva ragione, ovvero i favorevoli che asseriscono che la vasca serve, insieme alle altre in costruzione/progettazione, a salvare Niguarda dalle esondazioni oppure i contrari che asseriscono che la vasca è inutile e deturpa il Parco Nord. Comitati e Associazioni che si battono contro la vasca stanno cercando di organizzare una manifestazione popolare davanti a Palazzo Marino. Il ragionamento che fanno i promotori di questa protesta è il seguente: “Si usano due pesi e due misure. Un milione di mq di aree degli ex scali ferroviari accendono un dibattito di altissimo livello e quelle aree vengono viste come la chiave di volta che può sollevare le sorti urbanistiche di Milano. Un milione di mq di aree a parco in periferia, nell’hinterland, in quella che dovrebbe essere comunque la Città Metropolitana, sono usate per farvi degli enormi buchi e accatastarvi milioni di mc di acque lerce e puzzolenti, distruggendo boschi e prati.” La manifestazione davanti a Palazzo Marino secondo gli organizzatori avrebbe uno scopo ben preciso: riuscire a strappare un incontro con il Sindaco Beppe Sala per spiegare anche al primo cittadino di Milano, nonché primo cittadino della Città Metropolitana, idee e progetti alternativi alle vasche di laminazione. Perché tutti, favorevoli e contrari alle vasche, hanno una missione: impedire le esondazioni del Seveso; quello che li divide sono le soluzioni da mettere in campo.