Autovelox di viale Testi: si alza la protesta dei multati

Dal 28 dicembre sono attivi gli impianti di controllo della velocità di via dei Missaglia (limite già esistente di 50 chilometri orari) e via Parri (70 km/h), entrambi in direzione centro. Sulle due strade sono già presenti gli autovelox per i veicoli diretti verso la periferia. Si tratta degli ultimi impianti accesi dopo le attivazioni avvenute a partire dallo scorso novembre in viale Fulvio Testi strada con limite di velocità di 50 km/h, via Palmanova (70 km/h) e i due apparecchi di via Virgilio Ferrari (70 km/h), uno per ciascuna delle due direzioni centro e periferia. Tutte le installazioni sono sempre accompagnate da una segnaletica orizzontale e verticale molto evidente agli automobilisti – più di quanto richiesto dalla normativa – per indicare la presenza dell’apparecchio e consentire di adeguare la velocità ai limiti consentiti. “Vogliamo che le strade siano sempre più sicure – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità e Ambiente -. L’autovelox è un forte deterrente che viene installato dove spesso i limiti non vengono rispettati. Controllare la velocità serve a diminuire il numero e la gravità degli incidenti”. A noi pare tutto molto chiaro. Evidentemente non è così perché su Facebook e alle redazioni di molti organi di informazioni, compreso la nostra, sono arrivate un sacco di lettere e mail di protesta. Perché tutto questo fermento? Perché i pendolari, che tutti i giorni si riversano a Milano, stanno ricevendo verbali da decine di euro, in alcuni casi centinaia, come se non ci fosse un domani. E la causale è il superamento dei limiti di velocità certificata appunto dagli autovelox, installati fra i pali 10 e 11 di viale Testi all’altezza dei ponti della ferrovia, accesi alla fine dello scorso anno. Molti stanno valutando un ricorso anche se gli avvocati interpellati hanno suggerito, prima di adire a vie legali, di verificare che le segnaletiche, obbligatorie per legge in prossimità di postazioni autovelox fisse, siano state messe in un secondo momento rispetto all’entrata in funzione del misuratore di velocità. A detta degli automobilisti pizzicati, che hanno addirittura creato una pagina Facebook apposta, il problema è questo anche se il comunicato ufficiale del Comune sembra smentirli: l’Amministrazione comunale di Milano non ha fatto realizzare subito sull’asfalto le grandi scritte, apparse dopo, che riportano il limite di 50 all’ora. Prima di questa novità molti erano convinti che il limite fosse di 70 chilometri orari. Il codice della strada però parla chiaro: la velocità nei centri urbani è di 50 km all’ora, con la possibilità di elevare tale limite fino ad un massimo di 70 km/h per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano, previa installazione degli appositi segnali. Intanto il Comune di Milano ha annunciato che quasi tremila verbali elevati fra il 2 novembre e il 14 dicembre saranno annullati a causa di errori di calcolo. Torneremo sulla vicenda, ma non resistiamo a sottoporre ai lettori una domanda: ma non è più semplice rispettare i limiti di velocità? È così difficile andare a 50 km/h in città?