In marzo al Teatro della Cooperativa…

Una visione crudemente realistica della nostra società e della gestione politica del nostro paese è quella che emerge nei primi due spettacoli che il Teatro della Cooperativa mette in scena nel mese di marzo. Dolorose e amare le tematiche affrontate, il disagio, la fragilità dei giovani, la solitudine dei singoli di fronte all’indifferenza della società civile, l’uso distorto del potere, una malattia cronica che ha avvelenato e ancora avvelena il nostro paese spingendolo verso derive pericolose. Tematiche quanto mai attuali che costringono a interrogarci, riflettere e guardare profondamente in noi stessi. Tratto da un romanzo di Pino Roveredo, “Caracreatura” è in scena dal 13 al 18 marzo. Diretto dallo stesso Roveredo il testo è uno struggente monologo di Marina, una madre che assiste disperata alla caduta del figlio nel gorgo della droga. Un viaggio negli inferi anche per lei, simbolo di tutte le mammecoraggio che lottano da sole per salvare i propri figli. Quella che ci presenta la Confraternita del Chianti dal 20 al 25 marzo è invece una radiografia del fango che inquina ogni settore del nostro paese, la politica, lo Stato, la sinistra, la destra, i cattolici, i comunisti, i servizi segreti, le mafie a partire dal 1981 quando si scoprirono le liste della P2. Con la consulenza storica di Renato Seregni e del giudice Giuliano Turone, che con Gherardo Colombo indagò sul caso Sindona, i giovani attori gettano un ponte inquietante tra ieri e oggi, tra una storia drammatica che sembrava finita e i mali che ancora perdurano nella nostra attuale società. Non è uno spettacolo ma “Giovanna detta anche Primavera” – dice il giovanissimo Valentino Mannias autore, regista e interprete – è una storia che ci raccontava la nonna affinché sposassimo la persona giusta. Diplomato presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, Valentino Mannias, vincitore nel 2015 del premio Hystrio, con parole, musica e danza dal 26 al 30 marzo racconta una storia d’amore, una fiaba frutto della tradizione orale della terra sarda. Ospite del Teatro Franco Parenti dal 13 al 18 marzo ritorna “Hermada. Strada privata” una produzione del Teatro della Cooperativa con testo e regia di Renato Sarti. Protagonisti due monti, l’Hermada e il San Michele che durante il primo conflitto mondiale, di cui quest’anno ricorre il centenario, furono muti e attoniti spettatori delle stragi di soldati italiani e austriaci vittime della follia umana, la guerra. Questi proposti dal Teatro della Cooperativa sono testi decisamente impegnativi scritti, diretti e interpretati da giovani, entusiasti e appassionati artisti ai quali Renato Sarti offre la possibilità di mostrare il proprio talento e farsi conoscere. Quindi, non perdiamo l’occasione per assistere a spettacoli di valore, affolliamo il teatro, sosteniamo i giovani e il nostro coraggioso Teatro della Cooperativa, il cui nome ha varcato ormai da tempo i confini del nostro quartiere.