Case bianche: sgomberati cinque appartamenti occupati abusivamente da tre nuclei familiari

Mercoledì 21 marzo, 8 in punto. Scatta un’operazione di polizia, coordinata dal vicequestore Ange-lo De Simone del commissariato di Greco-Turro, nelle Case Bianche dell’Aler di viale Fulvio Testi, quei palazzoni di nove piani compresi tra i civici 304 e 310, storicamente considerati “proprieta” della criminalità esclusivamente italiana: i nomadi Hudorovic e Braidic, e i calabresi Porcino, già finiti nelle indagini dell’anti-mafia per droga. Gli agenti, ringraziati da diversi residenti, sgomberano senza incontrare particolari resistenze cinque appartamenti occupati abusivamente da tre nuclei familiari al centro di numerose vicende giudiziarie. In otto cantine, anch’esse occupate abusivamente, vengono recuperate 27 biciclette compresa una da corsa, una mini- moto, 3 moto di grossa cilindrata, 4 scooter. Tutti mezzi rubati e imboscati in attesa di essere immessi nel mercato clandestino. Scrive il Corriere della Sera: “Questo feudo dà ospitalità a boss, rapinatori, ricettatori, disgraziati vari, gente ai domiciliari… Le Case bianche rappresentano un rifugio considerato sicuro per la droga, sono il punto di partenza di spedizioni punitive e razzie, e si presentano come un fortino: dei 71 residenti controllati ieri, 41 hanno precedenti penali.” Ecco perché è stato importante il blitz delle forze dell’ordine.