Niguarda: il laboratorio che migliora la vita ai disabili

Nell’insolita cornice del Palazzo Lombardia il 20 gennaio 2018 l’Unione Samaritana onlus ha ricevuto dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, nell’ambito della prima edizione del premio “Mai soli”, unitamente ad altre 35 associazioni, il meritato riconoscimento consistente in una targa e nella “Stele della solidarietà”, copia in miniatura della scultura realizzata dall’artista erbese Ilaria Beretta e nell’occasione donata ai vincitori dalla famiglia Aldieri. La scultura in grandezza naturale sfiorerà i tre metri di altezza e sarà posizionata all’ingresso dell’ospedale di Niguarda. Essa ha un significato emblematico: si tratta di un’estrusione della Rosa Camuna, simbolo della Regione Lombardia. Questo simbolo artistico congiunge terra e cielo tramite le energie del bene, prendendo in prestito dalla geologia un termine, estrusione, che evidenzia un’emersione densa, lenta e prorompente delle forze buone e solidali del volontariato. L’Unione Samaritana onlus è stata premiata dal direttore generale del Niguarda, Marco Trivelli, con la seguente motivazione: “Il servizio svolto da oltre 100 volontari, su 10 reparti, con un impegno di oltre 6000 giorni di presenza, si concretizza mediante l’ascolto, l’aiuto al malato e, dove si rende necessario, con una concreta solidarietà mediante servizi pratici per esempio: ‘servizio guardaroba’ con la fornitura di capi di vestiario, uomo donna, inverno estate; ‘servizio lavanderia’ con il lavaggio, per conto degli ammalati; servizio raccolta di indumenti destinati al macero e consegna degli stessi alla Caritas e alla parrocchia del decanato di Vimercate; oltre che per costante formazione dei propri aderenti. Nel 71° anno di servizio attivo dell’Associazione un ringraziamento sincero va a tutti gli operatori che concretamente portano sollievo e sorrisi alle persone sole e ammalate, tramite le forze propositive e propulsive del gruppo: il presidente, rag. Lanfranco Zanalda, il presidente onorario dott. Luigi Venturini, memoria storica dell’Associazione in quanto presente nell’ospedale Niguarda fin dalle origini delle attività operative, e sua moglie Giuditta Zonca, che dopo alcuni anni ha seguito Luigi nell’impegno concreto e perseverante a favore dell’Associazione, curando in modo particolare la formazione degli iscritti”.