Racconigi/Suzzani: proponiamo la rotonda che ora non c’è

Chi ci legge da tanto tempo sa bene quanto il nostro giornale abbia raccontato nei minimi dettagli la “Gronda Nord”, il progetto di inizio anni duemila per costruire una sopraelevata, come quella di Viale Monte Ceneri a Milano, per collegare Affori a Viale Monza. Per fortuna questo ecomostro non è mai stato realizzato, ma è nata Via Ettore Majorana, che collega Viale Enrico Fermi a Via Giovanni D’Anzi, incrociando Il Pronto Soccorso dell’ospedale Niguarda e via Graziano. Una strada a doppia corsia nei due sensi di marcia che agevola l’entrata nella zona Nord della città da una e l’accesso alla Milano-Meda dall’altra. Per chi ogni mattina arriva da Viale Enrico Fermi e deve raggiungere la zona di Greco/Precotto, guida abbastanza agevolmente fino alla rotonda di via D’Anzi imboccando poi via Racconigi a senso unico, in un’unica corsia lunga 600 metri, arrivando all’incrocio di Viale Suzzani. Ed è qui che iniziano i problemi, segnalatici da molti lettori, residenti e pendolari. Chi arriva da via Racconigi nelle ore più trafficate della giornata e deve andare in via Santa Monica, perde moltissimo tempo ad immettersi in Viale Suzzani, dovendo dare la doppia precedenza e bloccando a volte completamente il traffico nelle due direzioni peraspettare il verde del semaforo della Manifattura Tabacchi. Molti residenti hanno assistito più volte a tamponamenti, diverbi accesi tra automobilisti e incidenti sfiorati per colpa delle auto in questione che, per poter vedere il traffico, si sporgono in fuori col cofano rischiando di colpire le macchine che arrivano veloci sul viale. Ma la soluzione c’è. Per evitare tutti questi problemi si potrebbe costruire una rotonda all’altezza di via Santa Monica, facendo svoltare a sinistra gli ultimi 200 metri di via Racconigi, trasformando l’attuale strada in parco giochi con strutture per bambini vicino alle case e vicino al muro della Telecom far nascere dei campetti sportivi, riqualificando al meglio il verde già esistente. Una rotatoria di quel genere e in quel punto presenta indubbi vantaggi: in primis maggiore capacità di smaltire il traffico con snellimento nella circolazione, tempi di attesa ridotti con regolarizzazione del flusso automobilistico ed eliminazione totale dei tempi morti e in più maggior sicurezza poiché l’obbligo di dare la precedenza alle macchine che hanno già impegnato la rotatoria ha un effetto di controllo sulla velocità dei veicoli in transito per somma gioia anche dei pedoni che vogliono attraversare a poca distanza. Chissà se qualcuno delle istituzioni prenderà a cuore il problema? Noi ce lo auguriamo e speriamo che avvenga molto presto.