Un nuovo libro su Fausto e Jaio presentato al Centro Ghiglione

Il 18 marzo di quarant’anni fa furono assassinati Fausto Tinelli e Lorenzo, detto Jaio, Iannucci. Due ragazzi di diciotto anni che vivevano nella zona di Lambrate Casoretto e, come tanti, frequentavano il Centro sociale Leoncavallo ed erano impegnati socialmente nel quartiere. Della vicenda e di come non si sia mai arrivati ad un processo ne abbiamo già parlato in un precedente numero di “Zona Nove” (marzo 2016). In occasione del quarantennale è uscito un nuovo importante libro – “L’assassinio di Fausto e Iaio. Quel maledetto 18 marzo 1978, ore 19.57” – presentato al Cento Servizi Ghiglione (via Val di Ledro 23) il 7 aprile in un incontro organizzato dall’Anpi sezione Martiri Niguardesi. Gli autori sono Saverio Ferrari e Luigi Mariani. Ferrari dirige L’Osservatorio democratico sulle nuove destre; Mariani, avvocato, è stato difensore di parte civile dei familiari di Fausto e Jaio. Oltre a loro erano presenti, Angelo Longhi, presidente della locale Anpi, Renato Sarti, direttore del Teatro della Cooperativa, Danilo De Biasio, già direttore di Radio Popolare, e Antonella D’Ambrosio, del direttivo dell’Associazione Familiari e Amici di Fausto e Jaio. Il libro, rispetto ad altri pur importanti volumi pubblicati in questi quaranta anni, analizza quel tragico avvenimento sulla base, soprattutto, degli atti giudiziari, con una attenzione particolare alle dinamiche dei gruppi armati neofascisti degli anni Settanta. Si tratta di un’indagine durata ventidue anni, passata tra le mani di otto magistrati e conclusasi con un’archiviazione nel 2000. In realtà il contesto in cui maturò il delitto, a soli due giorni dal rapimento di Aldo Moro, è noto e i nomi dei probabili esecutori sono stati più volte fatti da esponenti di primo piano dell’estrema destra, divenuti collaboratori di giustizia e sentiti più volte dagli inquirenti. Gli autori arrivano quindi alla conclusione che si è trattato di un delitto politico e non nascondono la speranza di arrivare all’accertamento della verità, consapevoli che Milano non abbandonerà mai Fausto e Jaio. Questo libro si inserisce tra le tante altre iniziative organizzate da gennaio a marzo per ricordare i due ragazzi. “Sono stati mesi molto impegnativi – dice Antonella D’Ambrosio (iscritta all’Anpi Martiri Niguardesi) che nel 1978 era compagna di classe di Fausto Tinelli al Liceo -. Soprattutto per noi dell’Associazione Familiari e Amici di Fausto e Jaio. Oltre alla ben riuscita giornata del 18 marzo, svoltasi a causa del maltempo all’auditorium di via Valvassori Peroni, cui hanno partecipato numerosi artisti, vorrei ricordare lo spettacolo teatrale Viva l’Italia, rimasto in cartellone al Teatro Elfo Puccini per circa un mese e dove è stata esposta la mostra realizzata da noi studenti nel 1978 (ospitata nel 2016 anche dal Teatro della Cooperativa, ndr). La stessa mostra è stata anche, per una settimana, al Centro Pertini di Cinisello Balsamo. E poi, sempre molto importanti, alcune giornate con gli studenti di scuole superiori di Milano.”