Era una notizia attesa, perché, purtroppo, un brutto male lo aveva ghermito da tempo e in modo grave. Se ne è andato domenica 20 maggio, Samuele Brivio, Lele per i compagni, troppo presto se pensate che era del 1951. Era da moltissimi anni iscritto all’Anpi e per un periodo precedente al mio impegno nella nostra associazione aveva fatto parte del nostro direttivo di sezione. Ora che non c’è più mi sembra strano che non si potrà più discutere con lui della questione che più di tutte le altre gli stava a cuore. Avere a disposizione, nel nostro paese un partito di “classe”, che riuscisse con efficacia e modernità di strumenti, a difendere i lavoratori, tutti, e tutti quelli che pur lavorando sono poveri. Era la sua e un po’ la nostra ossessione, e pur di raggiungere questo scopo Lele era disponibile a fare quasi qualsiasi cosa. A impegnarsi, a sottoporsi ad anni di delusioni e di tentativi falliti senza mai perdere la consapevolezza della necessità ogni volta di ricominciare. Era esigente nelle sue aspettative e richieste, anche perché delusioni passate avevano affinato la sua capacità e volontà critica. Un tentativo questo che è ancora in corso e che non è riuscito a veder concretizzato, un fallimento che sono sicuro sia stato un suo cruccio. Compensato per fortuna da una gioia molto più grande, il suo esser diventato recentemente nonno. Alla sua compagna di sempre Loredana e alla figlia Sara un grande abbraccio da parte di noi tutti.