Onore a Dante Reggi, padre dell’Anpi di Niguarda

Nella notte del 28 maggio si è spento Dante Reggi, uno dei ragazzi degli anni ’20 (era nato nel 1926) che ci donarono con la Resistenza la libertà e la Costituzione. Tra pochi giorni avrebbe compiuto 92 anni e sarebbe stata festa. Sono sicuro che molti di voi lo hanno conosciuto, perché Dante per molti anni è stato l’Anpi di Niguarda. Ho il ricordo vivissimo del suo sorriso quando lo conobbi. Un sorriso sereno e aperto. Era prima della morte della sua compagna nel 2006 e prima che gli acciacchi dell’età divenissero invalidanti, due fatti che glielo resero raro. Per tanti motivi sentivo Dante come una figura paterna. Perché era stato amico di mio padre, essendo impegnati entrambi come tanti a Niguarda nella cooperativa l’Ancora di cui Dante nel 68 viene nominato presidente, una delle cooperative di consumo dalla cui unione nacque Coop Lombardia, nei primi anni ’70. Inoltre fu Dante che mi “mostrò” le foto delle barricate di via Palanzone che oggi abbiamo riprodotto in formato gigante in cui era raffigurato. La storia della vita di Dante Reggi è degna di un romanzo. Nato a Vescovato, piccolo borgo della campagna cremonese, da Giovanni e Luigia, finisce la scuola tecnica industriale nel 1943 e subito dopo esce il bando per la leva obbligatoria della sua classe. Non si presenta a servire la Repubblica di Salò e si dà alla macchia partecipando con il suo amico Aurelio ai gruppi Matteotti. La prima tessera al partito comunista è del 1946. Dante non cambierà mai idea nè tanto meno partito. Quando il Pci si trasforma e si divide in due partiti l’unica tessera che rimarrà a Dante in tasca per tutta la sua vita sarà quella dell’Anpi. Nel 1947 viene assunto all’Alfa Romeo nel reparto 36 come modellista meccanico. Insieme a lui il suo amico Antonio con cui divide l’abitazione milanese durante la settimana. Nel 1952 su invito di un compagno niguardese, Luciano Cattaneo, si iscrive alla Cooperativa Edificatrice di Niguarda. All’Alfa Dante rimane fino al 1961 partecipando alle lotte sindacali (è iscritto alla Cgil). Nel 1957 è a Parigi con la delegazione sindacale dell’Alfa per un incontro internazionale dei metalmeccanici e nel 1957 è al Festival della Gioventù di Mosca. E nel 1958 si sposa con Giovanna, sua vicina di casa, conosciuta nel 1951. Nel 1959, sostenuto da Giovanna, si iscrive alla scuola serale per geometri. Nel 1961 viene assunto come impiegato tecnico alla Allis Chalmers dove rimane fino al 1968. Nel 1962 nasce la figlia Laura, nel 64 si diploma, e acquista la prima auto. Nel 65 entra nel Pci di Niguarda nell’Anpi e nella cooperativa l’Ancora. Nel 1968 viene assunto alla Omcsa dove rimarrà fino al 1984. Nel 1970 Dante viene eletto nella commissione interna come rappresentante sindacale impiegati della Fiom Cgil. Tra il 1970 e il 1973 è prima in Ungheria e poi in Rdt con i compagni di Niguarda. Entra a far parte del consiglio di amministrazione di Coop Lombardia. Nel 1984 va in pensione e inizia un’altra attività: quella di custode della memoria con la nostra sezione Anpi in un periodo di carenza di impegno nel nostro quartiere per la nostra associazione. Darà le dimissioni da presidente solo quando per motivi di età non si sentirà più in grado di farlo. Un esempio di serietà il suo. Una esistenza spesa sempre nell’impegno per migliorare questo mondo con gli strumenti che conosceva: il Partito, il Sindacato, la Cooperativa di Consumo, l’Anpi. Di questo gli saremo sempre grati.
Alla figlia Laura il nostro abbraccio.