PROGETTO NIGUARDA: OPINIONI A CONFRONTO
• Il presidente del Municipio 9 Giuseppe Lardieri
Riguardo la proposta del Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli al Sindaco Giuseppe Sala, in occasione dell’incontro avvenuto lo scorso 6 aprile a Palazzo Castiglioni, di rilanciare le periferie milanesi partendo da un “quartiere test”, individuato in Niguarda, il Municipio 9 pur nella consapevolezza che la maggior parte delle problematiche evidenziate riguardino anche altri quartieri, ritiene la proposta un punto di partenza imprescindibile per iniziare un percorso innovativo sulle periferie, nell’auspicabile previsione che lo stesso possa essere esteso, in futuro, ad altri quartieri del Municipio. Infatti l’individuazione di un quartiere, così come avvenuto, non significherà certamente che l’attenzione sul resto del Municipio debba scemare, anzi. Fondamentale nel percorso che si intende intraprendere, risulterà individuare nell’immediato le criticità del quartiere: in particolare per quanto concerne Niguarda, sarà indispensabile predisporre un piano generale che tenga conto della necessità di sistemazione delle strade (es. Via Ornato), per evitare il riformarsi di pericolose buche e allagamenti (Palanzone, Graziano Imperatore,Terruggia), con marciapiedi spesso sconnessi o molto stretti, senza contare la problematica degli odori molesti, già oggetto di approfondite verifiche e controlli, nonché di partecipati incontri con i cittadini, da parte dell’Arpa, Ats, Comune e Municipio. Il progetto dovrà inoltre individuare concrete soluzioni a problematiche particolarmente sentite dalla popolazione, quali le esondazioni del Seveso, l’utilizzo della Caserma Mameli e della piscina Scarioni, che ne aumenti la fruibilità nel corso dell’anno, nonché la previsione di una piazza che funga da elemento di aggregazione. Di primaria importanza risulterà prevedere altresì il miglioramento dell’illuminazione pubblica nonché la posa di telecamere, per garantire la sicurezza della cittadinanza, spesso oggetto di richieste da parte del Municipio, rimaste fino a questo momento inevase. Siamo certi che il progetto, seppur arrivato dopo due anni dall’insediamento dell’attuale Amministrazione, potrà dare però ottimi risultati, solo se caratterizzato da estrema concretezza, preceduto da una puntuale pianificazione in cui vengano indicate le opere e gli obiettivi da realizzare, rispettati i tempi di realizzazione degli stessi, dando sempre la possibilità a cittadini, associazioni ed istituzioni di verificare step by step il grado di raggiungimento degli obiettivi considerati. Riteniamo inoltre fondamentale il coinvolgimento attivo dell’Associazione Commercianti di Niguarda che, dopo alcuni anni di inattività, è ritornata con grande entusiasmo e spirito di iniziativa, da lasciar ben sperare in positivi sviluppi futuri. In considerazione di quanto esposto, chiediamo naturalmente di poter dare il nostro contributo per una migliore riuscita di questo importante e significativo progetto, considerata la profonda conoscenza del territorio e l’impegno costantemente e proficuamente profuso in questi anni, finalizzato alla risoluzione delle problematiche locali.
• La vicepresidente del Consiglio Comunale Beatrice Uguccioni
L’interessante Progetto Niguarda del sindaco Sala per la riqualificazione delle periferie mi ha stimolato importanti considerazioni. Cerchero di esporle qui di seguito.. Sabato 5 maggio è stato inaugurato il nuovo punto ristoro nei pressi dello specchio d’acqua conosciuto come laghetto di Niguarda, all’interno del Parco Nord, posto proprio tra Niguarda e Bruzzano, ai confini con Bresso, e già apprezzato dai tanti cittadini presenti all’inaugurazione e da tutti coloro che quotidianamente nel bel Parco vanno a passeggiare, a correre, a portare il proprio amico a quattro zampe, a chiacchierare o ad ammirare la fauna e la flora presenti e che da qualche giorno, appunto, hanno anche un luogo in cui bere e mangiare qualcosa; uno spazio accogliente che bene si inserisce nel contesto e che è già divenuto punto di incontro, di socialità, di sana aggregazione ed anche presidio di sicurezza. Ecco questa è la mia idea di attenzione ai quartieri, a quella che viene chiamata periferia ma che in effetti é l’inizio della Cittá. Eh sì, occorre ribaltare la prospettiva: chiunque venga a Milano prima passa necessariamente per i quartieri che compongono la nostra Città. Sarebbe utile, quindi, che si fermasse anche per ammirare, per esempio, Villa Clerici con i suoi tesori e le sue opere d’arte. E come Amministrazione Comunale, allora dobbiamo accelerare proprio su questo versante perchè non ci sia una città a due facce: una che corre e l’altra che resta indietro perchè fa fatica. Accanto ai grandi progetti che contribuiranno ancora una volta a modificare lo skyline, come la riqualificazione degli Ex Scali Ferroviari tra cui lo Scalo Farini, occorre allora continuare ad investire nella riqualificazione dei caseggiati popolari comunali delle piazze, dei parchi e delle strade ma anche nella valorizzazione del tessuto associativo e commerciale che può diventare, insieme a controlli più serrati, la chiave di volta per rivitalizzare interi quartieri. Con questo spirito dunque, è stata pubblicata la Seconda edizione del Bando alle Periferie (scadenza presentazione 1 giugno 2018), strumento del Comune di Milano per sostenere percorsi locali di attivazione a favore dei quartieri. Un bando che vuole finanziare prioritariamente progetti che prevedano interventi che mettano al centro sicurezza, coesione sociale e convivenza urbana; valorizzazione degli spazi condivisi, degli spazi pubblici e del verde urbano; creatività, cultura e arti performative; alimentazione sana e sostenibile; multiculturalità, pluralismo e inclusione; sostenibilità ambientale e resilienza; sport diffuso. Una delle aree su cui investire è proprio Niguarda e sarà importante la costanza e la determinazione con cui si porteranno avanti i progetti che dovranno lasciare un segno ed essere incisivi per tutta la cittadinanza.
• Il presidente di Ascoart Niguarda Giorgio Bugliesi
L’Associazione Commercianti di Niguarda, nata a ottobre del 2017, diventa Ascoart (Associazione Commercianti e Artigiani) Niguarda. Il presidente è Giorgio Bugliesi, sistemista informatico, il quale insieme a Giuseppe Saturno, che si occupa di ristrutturazioni di immobili, ha avviato una nuova attività di servizi rivolti alle piccole e medie imprese e agli esercizi. L’ufficio, che si trova in via Hermada 19, è destinato a diventare un centro polifunzionale per Associazioni e gruppi di cittadini. Potete maggiori informazioni sulla pagina Facebook Hermada19 e sul sito internet hermada19.it. Abbiamo incontrato Giorgio Bugliesi a sèguito dell’annuncio del sindaco Giuseppe Sala, il quale ha raccolto il suggerimento del presidente di Confcommercio Sangalli e ha proposto Niguarda come quartiere test per il rilancio delle periferie, dichiarando che “a Niguarda l’associazionismo funziona particolarmente bene”. “Il rilancio delle periferie”, sostiene Sangalli, “è forse la sfida più importante di Milano. Per affrontarla occorre mettere insieme sicurezza, imprese, decoro urbano, eventi e infrastrutture. Per questo abbiamo proposto al sindaco l di concentrare gli sforzi su un ‘quartiere test’ per realizzare un modello di riferimento utile per tutto il territorio”. Presidente Bugliesi, i commercianti di Niguarda stanno collaborando bene, secondo le aspettative, per tenere unita l’associazione? “Le aspettative finora sono state addirittura superiori”, dichiara Bugliesi, “tanto che in un anno gli associati, da trenta sono diventati quasi cento. Le iniziative proposte in questo anno hanno sviluppato fiducia reciproca. Il sindaco Sala ha dichiarato che Niguarda ha tutte le ca- LA RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE COMINCIA DA NOI/2 L’interessante Progetto Niguarda del sindaco Sala per la riqualificazione delle periferie mi ha stimolato importanti considerazioni. Cerchero di esporle qui di seguito.. Sabato 5 maggio è stato inaugurato il nuovo punto ristoro nei pressi dello specchio d’acqua conosciuto come laghetto di Niguarda, all’interno del Parco Nord, posto proprio tra Niguarda e Bruzzano, ai confini con Bresso, e già apprezzato dai tanti cittadini presenti all’inaugurazione e da tutti coloro che quotidianamente nel bel Parco vanno a passeggiare, a correre, a portare il proprio amico a quattro zampe, a chiacchierare o ad ammirare la fauna e la flora presenti e che da qualche giorno, appunto, hanno anche un luogo in cui bere e mangiare qualcosa; uno spazio accogliente che bene si inserisce nel contesto e che è già divenuto punto di incontro, di socialità, di sana aggregazione ed anche presidio di sicurezza. Ecco questa è la mia idea di attenzione ai quartieri, a quella che viene chiamata periferia ma che in effetti é l’inizio della Cittá. Eh sì, occorre ribaltare la prospettiva: chiunque venga a Milano prima passa necessariamente per i quartieri che compongono la nostra Città. Sarebbe utile, quindi, che si fermasse anche per ammirare, per esempio, Villa Clerici con i suoi tesori e le sue opere d’arte. E come Amministrazione Comunale, allora dobbiamo accelerare proprio su questo versante perchè non ci sia una città a due facce: una che corre e l’altra che resta indietro perchè fa fatica. Accanto ai grandi progetti che contribuiranno ancora una volta a modificare lo skyline, come la riqualificazione degli Ex Scali Ferroviari tra cui lo Scalo Farini, occorre allora continuare ad investire nella riqualificazione dei caseggiati popolari comunali delle piazze, dei parchi e delle strade ma anche nella valorizzazione del tessuto associativo e commerciale che può diventare, insieme a controlli più serrati, la chiave di volta per rivitalizzare interi quartieri. Con questo spirito dunque, è stata pubblicata la Seconda edizione del Bando alle Periferie (scadenza presentazione 1 giugno 2018), strumento del Comune di Milano per sostenere percorsi locali di attivazione a favore dei quartieri. Un bando che vuole finanziare prioritariamente progetti che prevedano interventi che mettano al centro sicurezza, coesione sociale e convivenza urbana; valorizzazione degli spazi condivisi, degli spazi pubblici e del verde urbano; creatività, cultura e arti performative; alimentazione sana e sostenibile; multiculturalità, pluralismo e inclusione; sostenibilità ambientale e resilienza; sport diffuso. Una delle aree su cui investire è proprio Niguarda e sarà importante la costanza e la determinazione con cui si porteranno avanti i progetti che dovranno lasciare un segno ed essere incisivi per tutta la cittadinanza. ratteristiche per diventare il quartiere pilota per la riqualificazione dei quartieri. Secondo lei, l’Ascoart Niguarda, ha tutte le carte in regola per diventare un modello? In Confcommercio il riscontro è assolutamente positivo, tanto che la proposta per considerare Niguarda come quartiere test per rilanciare le periferie, è partita proprio da loro. Abbiamo ricevuto anche i complimenti dal presidente dell’Associazione Commercianti Corso Buenos Aires, il quale ha dichiarato che neanche in Corso Buenos Aires sono riusciti ad ottenere un’unione tra i commercianti come la nostra. Ci saranno dei progetti nuovi da realizzare entro la fine dell’anno. La burocrazia rallenta purtroppo un po’ l’organizzazione, ma l’esperienza vissuta fin qui, sprona ad andare avanti. Si spera anche, per le prossime manifestazioni o eventi, di riuscire a decentrare il più possibile le iniziative, per poter coinvolgere più punti del quartiere e raggiungere tutti gli esercizi. Quali iniziative in particolare intendete mettere in atto per realizzare dei progetti specifici? Ritiene che la collaborazione con il Comitato di Quartiere sia importante? La collaborazione del Comitato di Quartiere è presente sin dall’inizio ed è stata fondamentale durante l’organizzazione delle numerose feste ed eventi; detto questo è evidente che esistono anche differenze di “vocazione”. Penso che, ad esempio, il CdQ abbia il compito di interagire con il tessuto sociale e associativo ancor più e meglio di quanto possa fare Ascoart Niguarda. In un momento come questo, con un’attenzione così significativa da parte delle Istituzioni sul nostro quartiere, dobbiamo mostrare di meritare quello che abbiamo ottenuto e io credo che i niguardesi si siano resi conto (segue a pag. 5) che molto è cambiato! Per quanto riguarda Ascoart, so che il primo obiettivo è quello di riuscire ad evitare che l’onda lunga della crisi scoraggi definitivamente i Soci dal proseguire le proprie attività; sono abbastanza ottimista, vedo ad esempio con favore l’esempio di molte coppie, di giovani famiglie che tornano ad acquistare nei negozi di vicinato! Questo è sicuramente un bene, anche se stiamo parlando di tendenze e non di fenomeni acquisiti. Resta il fatto che i negozi di vicinato sono un presidio di legalità, un baluardo contro la desertificazione del quartiere. Per questo la loro sopravvivenza dovrebbe stare a cuore a tutti, ed è per questo che gli eventi che organizziamo tendono sempre a mettere in contatto il commercio con la cittadinanza. Crede che i commercianti siano stimolati a proseguire? Come è stata la risposta di partecipazione e ascolto dei Niguardesi, durante gli eventi organizzati nei mesi scorsi? Sì. Il nostro slogan è: associamoci, nessuno deve rimanere indietro. Convogliare energie è l’obiettivo principale, sia per i commercianti che per le altre associazioni. Gli interessi degli uni sono gli interessi degli altri. Ci adoperiamo perché Niguarda non venga catalogato come un quartiere dormitorio. Le feste di luglio e di ottobre 2017 e le iniziative svoltesi di Carnevale o di Halloween, hanno visto una grande partecipazione. La gente di Niguarda è scesa in strada e abbiamo assistito a bei momenti di aggregazione sociale. Quanto è importante la collaborazione delle altre Associazioni presenti sul territorio, soprattutto per coinvolgere i giovani? Le feste aiutano sicuramente lo sviluppo commerciale e l’aggregazione sociale. I commercianti dell’Ascoart non devono però essere considerati solo come “quelli che fanno le feste”, poiché ciò che serve davvero è la collaborazione di tutti nell’organizzazione. I commercianti durante le feste sono in negozio e quindi una collaborazione volontaria da parte di altri cittadini, per vari servizi d’ordine o di aiuto nei vari punti dell’organizzazione, sarebbe davvero importante. Non ci tiriamo certo indietro! Se vogliamo ottenere risultati ancora più significativi, dobbiamo rifarci alle esperienze delle Pro-Loco, che funzionano soprattutto nei paesi; in occasione delle feste, i volontari dispongono di forze e mezzi tali da poter gestire eventi di grossa portata. La collaborazione è la parola chiave, poichè è essenziale per proporre e far conoscere le iniziative e ogni associazione della zona dovrebbe approfittare dei momenti di festa per incentivare tutto ciò. Le associazioni siamo tutti noi e la crescita di Niguarda avverrà solo se attraverso l’associazionismo volontario si creeranno delle opportunità, che saranno risorse per i giovani e sostegno per gli anziani, in cui si potrà sviluppare la solidarietà e l’incremento del commercio, per un quartiere più sicuro e vivibile. Presto avremo una nuova Scuola Secondaria di I grado che aiuterà a riqualificare la zona e l’obiettivo successivo sarà quello di riqualificare altre parti del quartiere, lungo l’asse Val di Ledro- Trotti- Passerini- Belloveso e nella parte a nord di via Ornato.
• Il delegato del Sindaco alle Periferie Mirko Mazzali
Sono passati ormai due anni e i primi risultati della ossessione del Sindaco per le periferie, meglio dire quartieri si stanno evidenziando. Il grande sforzo di recupero e assegnazione delle case ERP, con il counter che indica il numero progressivo di assegnazione e l’indicazione dei luoghi è un segnale pratico di un cambio di ritmo sul tema case. In periodo di crisi non ci possono essere case senza persone e persone senza case. Nel contempo sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria degli immobili, che pur con la complicazione derivante dalle procedure legislative, faranno si che entro non molto tempo si cominceranno a vedere i risultati. Poi ci sono gli interventi, tipo la realizzazione del teatro del Buratto, o la chiusura del bando per gli impianti sportivi di Via Murat, che renderanno i quartieri più belli per chi ci vive. Nel municipio 9 ovviamente ci sono altri interventi da pensare e realizzare, la questione della ex Caserma Mameli ad esempio, ma anche la necessità che Niguarda abbia una Piazza e il recupero dei negozi chiusi da molti anni. Niguarda tra l’altro è stata indicata dal Sindaco come quartiere dove si inizierà a sperimentare pratiche di rigenerazione urbana, insomma c’è molto lavoro da fare e se tutti con le loro competenze si impegneranno forse la scommessa sarà vinta