Testi-Sarca: una petizione contro la prostituzione e il degrado. Gli abitanti attendono risposte

“Basta con la prostituzione dei viados su strada in Viale Fulvio Testi, San Glicerio, via Nota in adiacenza delle abitazioni e dei locali di pubblico ristoro”. Questo l’oggetto della petizione-denuncia firmata da alcuni cittadini del quartiere Bicocca e presentata in Consiglio di Municipio 9 lo scorso maggio. Il problema della prostituzione nella zona Sarca-Testi risale ormai agli anni ’90 e “Zona Nove” se ne è occupato in più di un’occasione. In passato ci sono state infatti altre petizioni che hanno denunciato questa situazione di insicurezza e degrado.
Negli ultimi anni vi è stata un’escalation del fenomeno con l’arrivo di numerosi viados e dei relativi clienti che hanno creato una situazione insostenibile: fermate brusche di veicoli e irritanti colpi di clacson delle macchine che seguono; colorite espressioni da parte di ragazzotti, sempre in auto, con relative risposte da parte dei viados; dialoghi ad alta voce tra “colleghi”, in attesa del cliente successivo; litigi verbali pesanti, con prostitute che si fermano sullo stesso marciapiede a rivendicazione del “proprio suolo pubblico”; pasti fugaci e fazzoletti di carta utilizzati per veloci abluzioni e poi gettati per terra. Il tutto dalle 22 alle 5 di mattina e le poche volte che passa un auto della polizia i viados si nascondono o tra le auto in sosta o sdraiandosi lungo il marciapiede. Ovviamente il problema si avverte maggiormente nelle notti d’estate quando gli abitanti delle case adiacenti sono costretti a tenere aperte le finestre.
In tutti questi anni il Comune e soprattutto le forze dell’ordine non hanno mai dato risposte precise alle denunce dei cittadini. È vero che in Italia la prostituzione diventa reato solo quando ne venga accertato lo sfruttamento, ma in questo caso siamo di fronte a un vero e proprio problema di ordine pubblico e di decenza. “Forse inconsapevolmente o con evidente rassegnazione – si legge ancora nella petizione – esistono cittadini più privilegiati di altri che confermano le categorie di cittadini di serie A e di serie B. In determinati quartieri della città non compare questo fenomeno, specie in rioni dove, si presume, risiedano personalità di potere o autorità eccellenti”. Il testo di un dispositivo della polizia locale del novembre 2010 (scheda operativa C51) che aveva come oggetto “Dispositivi anti prostituzione” aveva come obiettivo “il massimo contrasto possibile alla prostituzione in strada, con particolare riguardo per le zone centrali della città; la filosofia che governa l’intervento è quella di spostare gradatamente la prostituzione su strada verso la periferia e, se possibile, oltre i confini comunali.” Erano gli anni della giunta Moratti con De Corato assessore alla Sicurezza. Possiamo oggi constatare come disgraziatamente nella nostra zona il programma sia stato rispettato in pieno. Oggi crediamo invece che si debba cambiare totalmente rotta. L’assessore alla Sicurezza Scavuzzo e il sindaco Sala, che ha appena varato un piano periferie, devono dare, compatibilmente con i loro poteri, le risposte che cercano i cittadini.