Venti anni fa nacque l’Università Milano-Bicocca Oggi è un prestigioso polo di ricerca radicato sul territorio

Intervista a Cristina Messa, rettore dell’università Bicocca

Era il 1998 quando nella nostra zona veniva inaugurata l’università Milano- Bicocca. A distanza di vent’anni l’ateneo è diventato un prestigioso polo di ricerca e di cultura riconosciuto a livello internazionale, fortemente radicato nella città e che richiama ogni anno un gran numero di studenti, docenti e ricercatori da ogni parte del mondo. Su questi primi venti anni dell’università ascoltiamo il rettore, la dottoressa Cristina Messa, che, nonostante i tanti impegni ci ha concesso l’intervista che segue:
“Milano-Bicocca quest’anno festeggia 20 anni e sono tanti i traguardi raggiunti. Oltre 33 mila studenti, quasi 900 docenti e 700 tra personale tecnico e amministrativo. Oggi l’ateneo è riconosciuto quale polo di eccellenza internazionale che ha contribuito in modo incisivo a riqualificare l’area Nord di Milano, favorendo la diffusione di cultura, formazione e ricerca a sostegno delle future sfide sociali ed economiche del Paese. Milano- Bicocca si è formata con gruppi di docenti fortemente dediti alla ricerca di frontiera e applicata. Non è un caso che il nostro ateneo si sia insediato in un’area di Milano nella quale il concetto di ricerca si può trasferire al concetto di innovazione in modo molto stretto. Il nostro ateneo ha sviluppato forti rapporti in questo senso con enti, industrie, servizi sia per facilitare l’accesso degli studenti nel mondo del lavoro con specifici progetti di orientamento e placement, sia di formazione con dottorati industriali professionalizzanti, ma anche con processi di valorizzazione dei prodotti della ricerca universitaria. Ne è un esempio eccellente la Fondazione (U4I, University For Innovation) dedicata alla valorizzazione della ricerca interuniversitaria, avviata quest’anno. La valorizzazione di nuove conoscenze di tre atenei (Bicocca, Pavia e Bergamo) è affidata a una struttura agile e specializzata che ne cura tutto il percorso e restituisce alle università e ai proprietari delle invenzioni di brevetti parte degli eventuali ricavi, e investe i propri non solo nel trovare e condurre ulteriori progetti ma anche nel diffondere la cultura dell’innovazione presso il personale universitario e gli studenti”.

Domanda: Sappiamo che è numerosa la presenza di studenti stranieri e che l’ateneo ha avviato corsi totalmente in lingua inglese.

Risposta: “Milano-Bicocca promuove l’inclusione e l’internazionalizzazione: ogni anno accoglie circa 2200 studenti provenienti da tutto il mondo. Di questi, circa 300 sono in mobilità con vari programmi (Exchange, Erasmus, Double Degree o PhD). L’ateneo ha, poi, investito nell’ampliamento dell’offerta formativa per gli international students con l’avvio di cinque corsi interamente in lingua inglese: Applied Experimental Psychological Science, Materials Science, Marine Sciences, International Economics, Medicine and Surgery. Un impegno che ha portato Milano- Bicocca a collaborare con Università italiane ed estere come nel caso del corso in Medicine and Surgery, nato dall’accordo con l’Università di Bergamo, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII e l’università inglese del Surrey”.

D: Ricerca, innovazioni e sperimentazioni, ambiti in cui il vostro ateneo eccelle, richiedono disponibilità di fondi sempre difficili da reperire soprattutto in tempi di crisi. Come affrontate questo grosso problema?

R: “L’Italia è un paese ricco di potenzialità, ma l’università ha attraversato un momento complicato che a mio avviso è corrisposto a una crisi di fiducia, che resta la base e forse il senso ultimo del soft power. A ciò si è aggiunto un problema riguardo alla disomogeneità delle Regioni, sempre più diverse e più lontane, anche quelle che solo pochi anni fa risultavano vicine. E in ultimo il Paese ha fatto fatica a puntare sui giovani: sono mancati gli investimenti e una politica di obiettivi e mezzi soprattutto per ricerca e innovazione. Occorrono, infatti, nuove risorse per lanciare l’università del futuro: è per questo un segnale importante il Piano straordinario di reclutamento per ricercatrici e ricercatori previsto dalla legge di bilancio per il 2018. Si tratta di 1.305 posti di ricercatori di tipo B destinati alle università e di altri 308 posti a tempo indeterminato per gli Enti per la ricerca vigilati dal Miur. È stato garantito, peraltro, un finanziamento di 400 milioni di euro per la ricerca di base, un sostegno importante che mi auguro possa proseguire anche nei prossimi anni. Le università devono, poi, essere capaci di attrarre investimenti per competitività. Milano-Bicocca oltre il fondo di finanziamento ordinario del Miur (circa 120 milioni all’anno) riesce ad ottenere ulteriori risorse grazie a bandi competitivi, nazionali e internazionali, accademici e con le industrie e i servizi, oltre naturalmente alla rette degli studenti che per legge non possono superare il 20% del finanziamento statale. Per quanto riguarda i dipartimenti, 8 su 14 sono stati selezionati nel bando di eccellenza 2018-2022 erogato dal Miur, per circa 12 milioni l’anno. Un risultato che conferma la qualità della ricerca del nostro ateneo e che ci garantirà nuovi investimenti e progettualità”.

D: Con altre realtà culturali l’ateneo contribuisce a rivalutare il quartiere, realizzando iniziative per gli studenti ma anche per i cittadini. Quali le novità previste per il prossimo futuro?

R: “Milano-Bicocca è oggi fortemente connessa al quartiere e in più in generale al tessuto della città di Milano. Da periferia della vecchia Milano industriale, il quartiere Bicocca è ora nuovo centro multifunzionale, attrattivo per start up, lavoratori qualificati, poli culturali e servizi. L’Università ha avuto un ruolo centrale nel rivitalizzare il territorio e assumere un ruolo di traino per la crescita di un quartiere che oltre essere un punto di riferimento per il terziario avanzato oggi punta sempre di più a investire sull’economia della conoscenza. Con l’obiettivo di creare un polo che legasse formazione, cultura e imprese è nato il Distretto Bicocca, una rete di istituzioni e aziende che ha valorizzato il quartiere con progetti ed eventi culturali, oltre che attraverso la valorizzazione dell’area attraverso anche installazioni artistiche quali l’opera di Arnaldo Pomodoro posta al centro della Piazza dell’Ateneo Nuovo. Questa iniziativa si inserisce in un progetto artistico più ampio di boulevard dell’innovazione che colleghi idealmente installazioni temporanee a poli, quale Hangar Bicocca. L’ateneo punta in futuro a investire non solo su formazione e ricerca ma anche a offrire ulteriori servizi ai propri studenti ma anche ai cittadini. Da qui nasce il progetto Bicocca Stadium (ex Pro Patria Milano) che prevede oltre al rifacimento della pista di atletica, delle tribune e degli spogliatoi, la realizzazione di un centro polifunzionale principalmente dedicato alla fisiologia dello sport e alla riabilitazione, con l’intento di favorire l’utilizzo della struttura anche da parte delle persone con disabilità, e di un secondo edificio da destinarsi a centro dedicato ai giovani universitari e non, di cultura del tempo libero e a servizi di ristorazione. Sempre in ottica di promozione dello sport e di integrazione università e quartiere, sono lieta di annunciare che nel calendario di eventi e iniziative di celebrazioni dei venti anni di Milano-Bicocca, il 21 ottobre è in programma la prima gara podistica ‘CorriBicocca’ aperta all’ateneo e a tutti i cittadini. Vi aspettiamo numerosi!”