A Bruzzano una “Casa per l’Autonomia” per il reinserimento sociale di ragazzi soli

Grazie a Ferrovienord che ha assegnato in comodato d’uso gratuito al Cam la vecchia stazione di Bruzzano, provvedendo a una ristrutturazione completa e trasformandola in appartamento e spazi per il sociale, giovedì 21 giugno la vecchia stazione è diventata ufficialmente una Casa per l’Autonomia. Cioè la realizzazione di un progetto del Cam (Centro Ausiliario per i Problemi Minorili) rivolto a ragazzi appena maggiorenni che, dovendo uscire dalle Comunità, devono provvedere a se stessi pur permanendo in una situazione di fragilità e svantaggio che rende loro molto difficile una vita autonoma spesso diventando facili prede della criminalità.
Il progetto consiste nell’offrire un alloggio “semiprotetto” dove i ragazzi, italiani e stranieri, possono sperimentare la gestione di una casa in tutti i suoi aspetti. Questo alloggio condiviso rappresenta una grande opportunità di integrazione e una risorsa importante per il loro positivo inserimento nella società. I tre ragazzi che ora abitano nella Stazione sono inseriti in un progetto educativo (della durata di due anni) dove ci saranno regole da rispettare in un rapporto costante con l’educatore e l’équipe del Cam.
Il piano terra, lo spazio esterno, il piccolo giardino ristrutturati e arredati con il sostegno di volontari e sponsor (Leroy Merlin con Bricolage del cuore), sono a disposizione del territorio, per incontrare i bisogni di una vasta comunità. e di organizzazioni che già operano con successo e hanno collaborato per una progettazione condivisa: Fondazione Verga, Filo d’Arianna, Mizar, Fondazione Aquilone, Cascina Biblioteca Dopo l’introduzione del Cam con la sua presidente Graziamaria Dente, la presidente del Comitato operativo Giovanna Santolini e la responsabile del progetto Rita Pozzi, sono intervenuti la presidente del Tribunale per i Minorenni di Milano dottoressa Maria Carla Gatto che ha sottolineato come questa sia una riuscita iniziativa per i giovani che non ricevono più cure adeguate o sono minori non accompagnati e quindi senza riferimenti affettivi. Un inserimento sano impedisce loro di cadere in cattive mani. Si sta lavorando con giovani meritevoli e due anni di cura li renderanno adulti autonomi. Ha altresì sottolineato la sempre maggiore importanza dei Tutori volontari. Il presidente del Municipio di zona 9 Giuseppe Lardieri ha detto che Ferrovienord ha unito alla vocazione di accompagnare a destinazione, l’accompagnamento nella vita, dando la possibilità a ragazzi sfortunati di essere inseriti nella società civile.
Il direttore della Pianificazione Strategica di Ferrovienord dottor Marco Barra Caracciolo ha rilevato come Milano aiuti i meritevoli e metta in campo progetti per il loro inserimento nella società abbattendo i muri che li isolano. Ferrovienord ha un Bilancio di sostenibilità dimostrando come oltre a cercare di agire al meglio professionalmente, sia vicina al territorio. Complessivamente sono stati stipulati 76 contratti di comodato con 47 Comuni nelle province di Milano, Brescia, Como, Monza e Brianza e Varese. Con la fine del 2017, il totale degli spazi concessi ha superato la quota di 10.000 metri quadri.
“Attraverso le intese per i comodati gratuiti – ha detto Andrea Gibelli, presidente di Ferrovienord – otteniamo un duplice scopo. Da una parte offriamo la possibilità ad associazioni, enti e altri soggetti di avere una nuova sede sfruttando i locali non più utilizzati per il normale svolgimento dell’attività ferroviaria che vengono così mantenuti in buono stato e, dall’altro, le realtà che operano all’interno delle stazioni rendono gli spazi vivi; la loro presenza rappresenta un importante presidio anche in termini di sicurezza”.