Autovelox Testi: il giudice annulla le multe. E il Comune non si presenta all’udienza

Molto male l’annullamento delle multe, molto male l’assenza del Comune di Milano all’udienza davanti al giudice e molto male la scelta del Codacons di aiutare gli automobilisti indisciplinati a farsi annullare le multe. Tolti gli automobilisti, a nostro avviso in questa vicenda hanno perso tutti ma soprattutto hanno perso i residenti che ogni giorno rischiano la vita quando attraversano questo viale che somiglia sempre più a una pista da formula uno. Lo sappiamo che questa nostra posizione farà infuriare molti nostri lettori ma noi siamo fatti così: diciamo quello che pensiamo senza peli sulla lingua e senza fare calcoli opportunistici. Viale Fulvio Testi è un viale all’interno di un centro abitato e visto che non vi sono, come prescrive il codice della strada, cartelli che autorizzano velocità diverse il limite è fissato a 50 km/h. Punto e a capo.
Detto ciò torniamo sull’argomento già trattato mesi fa sul nostro giornale. Come anticipato fin dall’anno scorso, il Comune di Milano comunica l’attivazione di una serie di autovelox su alcune strade particolarmente trafficate dove gli automobilisti tendono a schiacciare con troppa facilità il piede sull’acceleratore. Fra queste c’è anche viale Fulvio Testi. Il 15 dicembre viene acceso l’autovelox, con tanto di cartellonistica e tracciatura sull’asfalto dei limiti di velocità. Insomma nulla di nascosto ma tutto alla luce del sole perché l’intento non è fare cassa ma incrementare la sicurezza dei pedoni e degli stessi automobilisti. Nonostante ciò le multe fioccano e con esse le proteste degli automobilisti, molti dei quali non residenti a Milano, che si sentono vessati dal Comune. Inevitabilmente parte il tam tam sui social network e i ricorsi al giudice di pace per farsi annullare le multe. Eclatante il caso di un automobilista che si è visto recapitare una serie infinita di verbali che lo multavano per oltre 2.500 euro. Ed eclatante la conclusione della vicenda: il cittadino, che ha fatto ricorso davanti al giudice di pace assistito dal Codacons, è riuscito a farsi annullare tutte le multe anche perché il Comune non si è costituito parte civile. E così il dispositivo installato all’altezza del palo della luce 10 di viale Testi fa meno paura e le auto continuano a percorrere a velocità troppo sostenuta questa trafficata striscia d’asfalto.
Ma quali motivazioni sono state addotte per farsi annullare i verbali? Ve le proponiamo, lasciando a ognuno di voi le considerazioni finali. Le nostre sono state già anticipate ad inizio articolo: in viale Fulvio Testi si deve andare a 50 km/h e chi supera tale limite deve essere multato. La prima motivazione addotta in fase di ricorso si focalizza su due aspetti: la segnaletica è lacunosa e l’apparecchio non sufficientemente visibile, come scrive nel ricorso l’avvocato Marco Maria Donzelli del Codacons, che afferma inoltre “…l’autovelox è stato posto proprio nel punto della strada dove il limite di velocità muta da 70 a 50 km/h, sollevando polemiche dei cittadini, vittime di uno stratagemma utile al Comune per fare cassa”. La seconda motivazione addotta riguarda la tempistica della notifica delle infrazioni: le multe sono arrivate a distanza di oltre due mesi e questo non ha consentito al cittadino, che percorre tutti i giorni quel tragitto due volte, per andare e tornare dal lavoro, di accorgersi per tempo e ravvedersi.