Festa dello sport per tutti nell’ospedale Niguarda

Sabato 9 giugno a Niguarda c’è stata una Festa dello sport fuori dal comune: dedicata a tutti gli Sport per disabili presentati dalla maggior parte di società sportive presenti in Lombardia. Questo straordinario evento inclusivo si è svolto all’interno nell’Ospedale Niguarda, più precisamente dentro e fuori le mura dell’Unità Spinale Unipolare in quanto l’organizzazione della festa è stata voluta dall’Associazione Unità Spinale. Inoltre, questa struttura è nota per essere dotata dell’unica palestra e piscina completamente accessibile in tutta Milano, dove persone con disabilità motoria per allenarsi non devono perdere tempo salendo e scendendo in almeno due montascale ma devono semplicemente utilizzare un’ascensore per arrivare agli spogliatoi.
Erano presenti 14 stand, ognuno dedicato ad un’attività sportiva dove istruttori e atleti erano pronti a rispondere a domande di possibili atleti e di curiosi, già dalle 9 del mattino. Ogni ora erano previste dimostrazioni per farsi un’idea migliore riguardo le varie attività.
Nella piscina c’erano istruttori subacquei di Diving formati nell’aiuto di persone con disabilità, nella palestra ci sono state dimostrazioni di sport come basket, rugby e tennis mentre all’esterno invece erano stati allestiti tavoli per tennis-tavolo, un’area per scherma e una per tiro con l’arco. Oltre a queste attività già abbastanza conosciute grazie alle Paralimpiadi ci sono state anche presentazioni di discipline ancora poco conosciute, come la Box per malati di Parkinson o attività di Vela resa accessibile grazie alle nuove tecnologie, permettendo addirittura a persone con tetraplegia di navigare autonomamente.
Inoltre nei dintorni del parcheggio che divide il Blocco Sud dall’unità Spinale erano allestite auto d’epoca del Club Clay Ragazzoni che davano la possibilità di fare un giro su modelli di quattro ruote sportive come Ferrari e Maserati. Questo Club, nato per volere dei familiari di Clay Ragazzoni, ex pilota di Formula1 (rimasto paralizzato nel 1980 durante una gara e morto successivamente in un secondo incidente d’auto), era presente non solo per dare l’emozione di provare le auto sportive ma per far conoscere il Progetto “Crossabili” di Mattia Cattapan, un ragazzo paraplegico con la passione per i motori che cerca sponsors per adattare il suo Kart ad altri ragazzi disabili.
Insomma: questo evento ha dato la possibilità di far conoscere ai partecipanti non solo attività ma le testimonianze di persone che continuano ad avere una vita ricca di emozioni grazie alle loro passioni e alla integrazione sociale che da sempre lo sport dona.