Cronaca Nera Settembre
• Comasina e Bruzzano: arrestati 31 spacciatori, tra cui un poliziotto Ammanettati 23 italiani, tra cui un sovrintendente di polizia, appartenenti a due gruppi criminali che dal 2013 fino al marzo 2017 hanno gestito lo spaccio nei quartieri Comasina e Bruzzano. Le indagini della Squadra Mobile sono iniziate dopo le segnalazioni di agenti del Commissariato Comasina, che hanno anche subito atti intimidatori per aver colto la “vicinanza” di alcuni colleghi a pregiudicati della zona. L’agente corrotto – Roberto D’Agnano, 44 anni – per le soffiate riceveva uno “stipendio” di 1000 euro al mese, oltre a serate gratis in discoteca, prestiti facili e weekend al lago. Costui aveva con i delinquenti rapporti di lunga data: per 7-8 anni le sue frequentazioni erano state quotidiane, dopo che per 15 anni aveva lavorato sulle Volanti del commissariato. Gli incontri, certificati con immagini di telecamere della polizia, avvenivano quasi sempre nel concessionario AmbrosCar di Novate Milanese, luogo di ritrovo di pregiudicati. Sono stati i suoi colleghi delle ronde di notte a segnalare episodi di collusione, fin dai primi mesi del 2015: subito il sovrintendente è stato trasferito d’ufficio, insieme ad altri colleghi sospetti in modo da non fargli più avere informazioni sul quartiere. I suoi rapporti con la banda erano ad alti livelli. Trattava direttamente con i capi Laurence Rossi e Luca Saccomanno il quale ultimo però, finito in carcere nel 2015 per estorsione, diceva dell’agente colluso: “Non pagatelo, non ci serve più” E da quel giorno per non farlo parlare D’Agnano è stato intimidito con tutti i mezzi: una bomba carta fatta scoppiare nel commissariato, un’auto incendiata e scritte sui muri tipo: “Doppiogiochista, devi morire: piombo”. Il 17 luglio nuovo blitz degli agenti con i cani antidroga nelle case e nei negozi della banda della Comasina. Un nucleo di scampati all’arresto tentava di riprendere in mano il controllo dello spaccio nella zona. Ma gli agenti del commissariato di Comasina infliggono un nuovo, duro colpo alla banda arrestando 7 italiani e un marocchino per spaccio e riciclaggio. Nelle perquisizioni trovati diverse migliaia di euro e dollari e un drone, che sarebbe servito a controllare i movimenti delle auto della polizia. Tra gli indagati anche la fidanzata del boss Simone Pittella, lo “Scarface di Comasina” finito in manette a febbraio, la quale sembra stesse cercando di prendere un mano i resti della banda. (11-17 luglio)
• Zara: giovane si dà fuoco in strada davanti a una pattuglia della polizia Un giovane egiziano si è dato fuoco in strada questo pomeriggio intorno alle 16, all’angolo fra viale Zara e via Laurana. Sono stati alcuni cittadini a dare l’allarme segnalando una persona sdraiata in strada con una tanica di liquido infiammabile a fianco. Quando gli agenti della polizia locale si sono avvicinati, l’uomo si è dato fuoco. Due agenti hanno cercato di spegnere le fiamme: ci sono riusciti solo grazie all’intervento di una donna, che ha recuperato un estintore e lo ha consegnato agli agenti, rimasti lievemente ustionati e intossicati nel tentativo di spegnere le fiamme. Il giovane, classe ‘89, è stato portato in codice rosso all’ospedale Niguarda. Si tratta dell’ex dipendente di una macelleria di via Ala, che due giorni fa si era presentato ali lavoro come impazzito e aveva danneggiato le vetrine del negozio per poi fuggire all’arrivo della polizia. Oggi si è ripresentato al negozio con la tanica di benzina e ha minacciato di bruciare tutto, cospargendosi il corpo con il liquido. Poi è fuggito e in viale Zara ha messo in atto il suo folle intento. (16 luglio)
• Bicocca, maltrattamenti all’asilo: tre condanne fino a tre anni Si è chiuso con tre condanne e un’assoluzione il processo di primo grado per i presunti maltrattamenti subiti nel luglio del 2016 da una decina di bambini nell’asilo “Baby World Bicocca”.Tre anni di carcere sono stati inflitti a Enrico Piroddi, ex titolare della struttura, mentre l’ex coordinatrice Milena Ceres è stata condannata a sette mesi in continuazione con la pena a 2 anni e nove mesi già patteggiata in passato. Il giudice ha poi pronunciato un’altra condanna a 1 anno e 4 mesi nei confronti di un’altra maestra, e un’assoluzione nei confronti di una giovane insegnante scoppiata in lacrime fuori dall’aula, dopo la lettura del dispositivo. I reati contestati erano maltrattamenti, lesioni, sequestro di persona e abuso dei mezzi di correzione. Infine, risarcimenti da stabilire in separata sede. (17 luglio)
• Comasina: scene da far west in strada: si sfidano a colpi di pistola In piazza Gasparri una vera sparatoria sotto i portici. Alle 11 un uomo ha estratto la pistola e ha esploso alcuni colpi contro un altro uomo, seduto davanti al bar El Tabacchè, senza centrarlo. Questi ha risposto al fuoco mancandolo a sua volta. Entrambi sono scappati subito dopo. In tutto sarebbero stati esplosi una decina di proiettili, alcuni dei quali hanno infranto il finestrino di un’auto in sosta. Alcuni testimoni hanno raccontato che l’aggressore aveva il casco integrale nero. (11 settembre)