Per l’Italia si aggira un razzismo da memoria corta

Solo dal 25 luglio al 17 agosto 12 tra omicidi, ferimenti, espulsioni da locali pubblici, trattamenti offensivi vigliaccamente portati da gruppi contro singole persone di colore. Niente di nuovo. Lo stesso succedeva agli italiani quando, non molti anni fa, cercando di sfuggire alla miseria andavano in cerca di un lavoro in Europa o in America. Per rinfrescarci la memoria guardiamoci le illustrazioni a lato che corredano questo articolo.
• 25 luglio, Bruzzano, via Martinazzoli Urla contro un extracomunitario dello Sri Lanka che sta parlando al telefono: “Parla italiano!”. Poi l’energumeno lo minaccia con un taglierino, infine lo picchia provocandogli la lussazione del gomito e la frattura del braccio: 40 giorni di prognosi.
• 27 luglio, San Cipriano d’Aversa, provincia di Caserta In pieno centro, immigrato della Guinea ferito al volto con una pistola ad aria compressa.
• 28 luglio, Partinico, provincia di Palermo Al grido “Sporco negro, torna al tuo Paese” un 19enne senegalese viene picchiato a sangue da 4 persone in piazza.
• 28 luglio, Vicenza Dal terrazzo di casa si diverte al tiro al bersaglio contro uccellini e immigrati e ne ferisce uno, di immigrati naturalmente.
• 29 luglio, Aprilia Convinti che l’uomo di colore alla guida di un’auto sottocasa volesse rubare, gli danno la caccia con l’auto e lo pestano a morte. Denunciati dai carabinieri per omicidio preterintenzionale.
• 29 luglio, Catania Cinque persone di colore lasciate a terra dal bus per Taormina. Avevano regolare biglietto ma l’autista ha chiuso le bussole ed è partito.
• 30 luglio, Abruzzo Italo- senegalese di 39 anni viene respinto agli sportelli della Asl in modo ingiurioso: “Vai via, questo non è l’ufficio del veterinario”.
• 30 luglio, Torino In coda in un ufficio pubblico, squilla il telefono di un giovane arabo: è una preghiera musulmana. E una donna italiana lo aggredisce: “Quella suoneria è vietata, esci di qui e torna al tuo paese”.
• 8 agosto, sul treno Milano- Cremona “I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori. Scendete perché avete rotto. E nemmeno agli zingari: scendete alla prossima fermata, perché avete rotto i c…”. L’autrice del messaggio è la capotreno. Un passeggero che ha denunciato l’accaduto viene “linciato” sui social. Salvini approva il comportamento della capotreno.”
• 15 agosto, lungomare di Falerna, vicino a Lamezia Terme In un ristorante, dopo aver cenato insieme alla moglie calabrese incinta e alla suocera, un dominicano viene aggredito e malmenato da tre “addetti alla sicurezza” che lo apostrofano: “Vai via negro di merda, qui siamo in Calabria, non sono accettati i negri”. Tutto perché il cliente aveva fatto delle rimostranze per un piatto di pasta non gradito.
• 17 agosto, Partinico, provincia di Palermo Caccia al migrante: cinque profughi minori ospiti di una comunità insultati e pestati da un branco di una quindicina di persone.