Legionella: tre casi a Niguarda e dintorni. Ecco come si sono difesi in via Maestri del Lavoro

Una coppia di anziani coniugi abitanti in via Maestri del Lavoro 4 sono stati colpiti dalla legionella. La donna, di 92 anni, è morta all’ospedale Niguarda in settembre, e il marito di 88 anni, anch’egli colpito dal batterio, è stato ricoverato. Un altro uomo, classe 1952, curato, è stato dimesso. La mancanza di informazioni sui casi di legionella ha generato preoccupazioni fra gli abitanti del quartiere, in particolare fra gli anziani. I primi a denunciare il fatto dopo un silenzio durato diverse settimane sono stati alcuni abitanti del quartiere che, preoccupati dalla mancanza di informazioni, hanno contattato la stampa per verificare l’attendibilità delle notizie, trovando conferma del pericolo. Intanto l’Ats (ex Asl) ha eseguito controlli perché, se è certo che la legionella ha colpito anche abitanti di Niguarda, non è invece certo il luogo fonte del contagio. Sulla situazione abbiamo intervistato due rappresentanti del Cdq di Via Martiri del Lavoro 4 nelle case della Cooperativa Abitare Giuliano Ferreri, coordinatore, e Maurizio Rovelli, consigliere.
Com’è stata presa nel quartiere la notizia della Legionella?
Ferreri: Naturalmente con un po’ di apprensione perché la gente, sentendo dai giornali di casi precedenti, non essendo informata di come si sviluppa questo batterio, ha un po’ di preoccupazione.
Le informazioni sulla legionella sono state tempestive e sufficienti?
Rovelli: No. Le informazioni non sono state per nulla tempestive, anzi noi abbiamo saputo dei casi perché il figlio della persona morta di broncopolmonite legata alla legionella ci ha raccontato che sua madre era morta per quella patologia. A fronte di quella notizia ci siamo attivati per avere da parte dell’Amministrazione della Cooperativa Abitare qualche informazione più precisa.
Le notizie sono arrivate?
Ferreri: Le notizie poi alla fine – su nostra richiesta al Consiglio di Amministrazione – sono arrivate. E noi come CdQ abbiamo invitato uno del CdA all’assemblea che facciamo tutti i giovedì del mese a spiegare questo problema.
Quando sono stati fatti i controlli sull’acqua l’ultima volta?
Rovelli: I controlli sono fatti trimestralmente da un’azienda che si chiama Sanipur e l’ultimo prelievo e analisi delle acque è stato fatto nel mese di maggio; solo il 2 agosto si è avuto il responso delle analisi che confermavano l’assenza di batteri. Poi, da maggio fino a oggi, non ci sono state altre analisi da quest’azienda.
Dopo che il caso è diventato di dominio pubblico grazie alla tv l’Asl ha fatto controlli?
Ferreri: L’Asl, il 20 settembre, ha fatto i suoi rilievi nelle centrali di distribuzione dell’acqua calda e in alcuni appartamenti e avremo gli esami fra qualche settimana.
A Niguarda ci sono stati in passato altri casi di legionella?
Rovelli: Anche nel recente passato (3 o 4 anni fa, non ricordo con esattezza) ci sono stati dei casi in case della nostra Cooperativa, sia in Val di Ledro 23 che in Via Hermada sia all’8 che al 14. Inoltre chissà se c’entra il fatto che la nostra zona è colpita da esalazioni provenienti dal depuratore del Seveso. Le puzze cominciano in tarda serata e si sviluppano fino a notte raggiungendo i picchi massimi dalle due alle tre di notte. Stiamo parlando dei casi di legionella a Niguarda, ma al momento non sappiamo se le persone si sono ammalate in zona o da altre parti, questo lo accerteranno le autorità competenti.
Voi come CdQ – davanti a questa emergenza – come siete intervenuti e come pensate di contribuire alla corretta informazione degli altri soci della Cooperativa?
Ferreri: Noi siamo intervenuti, in attesa dei riscontri da parte di Abitare, per cercare di creare all’interno del quartiere meno panico possibile. Questo è un quartiere di persone abbastanza anziane e le chiacchiere ingigantiscono i problemi. Le persone venivano a fare domande a noi, alla custode, dicendo “Ho sentito questo e quello” e noi non avevamo informazioni e risposte da dare. Quindi abbiamo subito avvertito il CdA di Abitare del problema, del panico che si veniva a creare devo dire che da quel momento, tempestivamente. Il CdA è uscito con un comunicato. Poi, all’assemblea del 20 settembre che ha visto una presenza massiccia, su nostra richiesta ha partecipato un componente del Consiglio di Amministrazione che ha informato i soci che avrebbero preso tutte le precauzioni, promettendo di fare una verifica ulteriore oltre quella trimestrale, tranquillizzando cosi le persone. Per quanto mi riguarda, sono rimasto abbastanza soddisfatto.
Rovelli: Si, sono state fatte delle promesse di sanificazione anche perché i soci presenti all’assemblea hanno richiesto proprio questo. Nel frattempo, nell’attesa di sapere se la legionella ci fosse o no, è stato chiesto di fare una sanificazione preventiva per stare tutti più tranquilli. Il Consigliere del CdA di Abitare Silvio Ostoni, presente all’assemblea, ha preso l’impegno di fare nel più breve tempo possibile, con i tempi tecnici necessari, un intervento di sanificazione sui 3 impianti esistenti nel quartiere.