È trascorso un altro mese e quindi ecco qualche aggiornamento sintetico per punti dell’attitvità di Palazzo Marino:
• Con 25 voti a favore e 13 contrari, in Consiglio Comunale abbiamo approvato il Documento Unico di Programmazione (Dup) 2018 che contiene gli obiettivi strategici dell’Amministrazione. Il via libera a questo documento è il passaggio preliminare all’aggiornamento del Bilancio di Previsione 2018 che sarà discusso dal prossimo novembre e su cui ci sarà modo di approfondire.
• Il Comune investirà nel 2018 375mila euro per finanziare progetti di coesione sociale nei quartieri della città. La Giunta Comunale ha infatti approvato le linee guida per l’erogazione di contributi a favore di realtà del Terzo Settore che siano presenti sul territorio per realizzare questo tipo di iniziative e per questo lancerà un bando pubblico a cui potranno partecipare, singolarmente o in partenariato, tutti i soggetti che svolgano da non meno di 12 mesi attività nel contesto cittadino e nell’ambito della coesione sociale. Quindi attenzione al sito del Comune www.comune.milano.it nella sezione bandi.
• Con 34 voti favorevoli e 4 astenuti, in Consiglio comunale abbiamo approvato le linee di indirizzo che erano state definite dalla Giunta per la localizzazione delle “colonnine” per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica sul suolo pubblico e ad uso pubblico da parte dei privati.
• Prosegue il percorso di riqualificazione degli ex Scali Ferroviari. Per quanto riguarda lo Scalo Farini, il progetto del suo masterplan ha superato l’esame della Commissione Paesaggio e così le Ferrovie potranno bandire la gara per la progettazione definitiva del documento che imposta le linee guida per la riqualificazione degli oltre 400mila metri quadrati di città. Il piano individua dove si svilupperà il grande parco che coprirà il 65 per cento dell’area, in quale posizione dislocare i servizi e gli edifici, indica quella che sarà la nuova sede distaccata dell’Accademia di Brera, e via discorrendo. La gara del masterplan sarà divisa in due momenti: il primo aperto a tutti gli studi di architettura, al secondo accederà invece una rosa ristretta di proposte finaliste. Serviranno, comunque, almeno sei mesi per individuare il progetto vincitore che poi, in base al nuovo regolamento edilizio, sarà sottoposto a una procedura pubblica per condividerlo con i cittadini e raccoglierne le osservazioni.