E siamo a metà autunno! Stiamo pedalando velocemente verso il Natale! A proposito di pedalare avete avuto occasione di farlo recentemente nel nostro Parco? Sì? Avrete notato certamente un gran numero di cespugli con dei frutti rossi sparsi da tutte le parti, in ogni area. Probabilmente ricorderete anche che lì, nella bella stagione, da maggio a luglio, c’erano nuvole di fiori rosa pallido. Sono le piante della Rosa canina che creano dei cespugli impenetrabili con le loro robuste spine e diventano luogo ideale per la nidificazione di uccelli insettivori, come, ad esempio, l’Usignolo, la Capinera ed il Pigliamosche. La Rosa canina deve il suo nome a Plinio il vecchio, naturalista e filosofo comasco, oltre che comandante militare, che raccontava come un soldato romano morso da un cane guarì dalla rabbia con un decotto di sue radici. Questa Rosa è l’antenata delle Rose coltivate, la pianta di partenza per tutte le varietà che conosciamo. È una pianta mellifera molto ricercata e bottinata dalle Api. È piacevole, ora, guardando i suoi frutti rossi, pensare ai momenti belli trascorsi in primavera! (franco.massaro.2000@virgilio.it)