Polmoniti da Legionella e dentisti untori

L’estate scorsa si sono registrati diversi casi di Legionella Pnueumoniae nelle province di Brescia, Bergamo, Mantova e a Bresso, un comune limitrofo a nord di Milano. Qui purtroppo l’infezione ha provocato la morte di cinque persone, per le complicazioni sopraggiunte alle polmoniti sostenute dal batterio. Solo in due di queste località gli esperti ritengono di averne compreso l’origine precisa. Nel comune di Bresso si è parlato di una sospensione di gocce d’acqua nell’atmosfera che, venutasi a formare a seguito di un forte temporale, qualche giorno prima dell’insorgenza dei casi di Legionella, avrebbe fatto da serbatoio alla Legionella. Invece, nel bresciano sono state imputate le torri di raffreddamento dell’acqua di un’azienda. In generale, rimanendo sia l’origine sia la modalità di diffusione incerte, è risultato chiaro che il serbatoio del batterio sia stata l’acqua, ambiente di sviluppo tipico della Legionella. Nella ridda delle ipotesi più strampalate, come le bombe d’acqua disseminatrici di morbi o le fontanelle pubbliche contaminate chissà come, non poteva mancare quella dei dentisti untori. Ovviamente non è emerso nulla, ma potrebbe essere rassicurante per i pazienti descrivere brevemente come uno coscienzioso dentista porterebbe praticamente a zero una possibile contaminazione da Legionella (il discorso vale ovviamente per tutti gli altri agenti batterici che hanno come ambiente l’acqua o che hanno caratteristiche differenti). Si è detto a quasi a zero, perché dal punto di vista igienico sanitario dire al 100% sarebbe come affermare che si viva un luogo completamento asettico, il che è impossibile, salvo luoghi sanitari molto particolari, come le stanze di ricovero dei trapiantati di midollo. Semplificando, la poltrona del dentista – propriamente chiamata riunito – ha diversi circuiti alimentati ad acqua, per diversi scopi. Tutti entrano in contatto con il paziente e uno in particolare, quello della turbina (detto volgarmente trapano), durante l’uso crea una sospensione d’acqua che si disperde nell’aria per qualche metro cubo nei locali dove si opera. È quindi il circuito più critico dal punto di vista igienico sanitario. La questione dunque è far sì che questo aerosol sia non contaminato da germi patogeni, che potrebbero essere inalati dal paziente e dal dentista. Pertanto occorre far in modo che l’acqua sia sicura dal punto di vista igienico sanitario. Per questo motivo sono essenzialmente due le procedure di sicurezza da applicare: garantire che l’acqua prelevata dalla rete sia trattata per annullare qualsiasi rischio di contaminazione esterna. Oppure, isolare il circuito della poltrona non collegandolo alla rete dell’acquedotto. La prima soluzione prevede l’installazione di un filtro che depuri l’acqua in arrivo dalla rete, mentre la seconda l’utilizzo di acqua sterile, demineralizzata e distillata da immettere in un serbatoio del circuito. Le poltrone di ultima generazione prediligono un sistema del genere, che garantisce un maggior controllo dell’acqua nel circuito e ne accresce la sicurezza di contaminazioni esterne allo studio. Inoltre, con procedure di sterilizzazione dei trapani a ogni seduta, immissione nel circuito di disinfettanti e adeguata manutenzione ci si avvicina a un rischio praticamente nullo. Il nostro studio ha adottato la soluzione con il completo isolamento con serbatoio indipendente riempito con acqua sterile, demineralizzata e distillata. Nello stesso circuito è immesso un potente disinfettante per questo tipo di circuiti idrici. A questa metodologia è associata con il più alto standard delle procedure di sterilizzazione della strumentazione con autoclave con “cicli di tipo B conformi alle normative europee 13060-1-2”. Al di là dei dettagli tecnici, va fatta una finale considerazione su come la teoria dei dentisti untori sia stata una gravissima trovata per distogliere l’attenzione dai veri problemi igienico ambientali – con relative responsabilità – e anche un modo per avere più risalto sui mezzi d’informazione. A dimostrazione ultima che questa teoria sia un falso c’è il fatto evidente che non c’è stato un incremento dei casi Legionella tra i dentisti, i quali avrebbero sicuramente avuto un’esposizione all’agente superiore a tutta la popolazione.
Dottor Nunzio M.Tagliavia, Medico Chirurgo Dentista Via Luigi Mainoni D’Intignano 17/A – 20125 Milano – Tel. 026424705 Email: studiotagliavia@gmail.com – www.dentistalowcost.it