Presidio dell’Osservatorio Mameli alla ex Caserma di Suzzani “La Cassa Depositi e Prestiti realizzi il Piano di Trasformazione!”

“No al degrado dell’area della ex-Caserma! Le promesse delle Istituzioni ai cittadini devono essere mantenute: che fine hanno fatto i risultati del Piano di Ascolto dei cittadini condotto dal Politecnico e promosso dal Comune di Milano? Subito l’utilizzo temporaneo di parte dell’area per progetti di utilità sociale e culturale per i cittadini: giardino/orto condiviso, giardino botanico. Le Istituzioni intervengano decisamente per costringere Cassa Depositi e Prestiti ad attuare al più presto il Piano di Trasformazione fermo da più di due anni”. Queste le istanze presentate lo scorso 21 ottobre durante il presidio organizzato dall’Osservatorio Mameli all’esterno dell’area dell’ex caserma di viale Suzzani. Durante la manifestazione, che ha visto anche la partecipazione del presidente del Municipio 9 Giuseppe Lardieri, è stata esposta una mostra fotografica che testimonia l’attuale degrado all’interno dell’ex caserma. Sono passati quasi tre anni dalla fondazione dell’Osservatorio nato allo scopo di rendere attiva la cittadinanza dei nostri quartieri nella partecipazione alla definizione degli obiettivi progettuali con le Istituzioni (Comune di Milano e Municipio 9) e con la proprietà dell’area (Cassa Depositi e Prestiti). Dal 2016 sono stati molti i momenti di confronto organizzati dall’Osservatorio con istituzioni e cittadini: dalla partecipazione al piano d’ascolto organizzato dal Politecnico a inizio 2016, durante il quale sono state raccolte idee, bisogni e aspettative dei cittadini riguardo al riuso temporaneo e definitivo dell’area, ai successivi incontri con l’assessore Maran e la commissione Urbanistica del Comune. Attore principale, ma troppo spesso silente, la Cassa Deposito e Prestiti, proprietaria dell’area da fine 2014. Ricordiamo che, attraverso lo studio Onsite, la Cdp aveva presentato nel 2015 un piano attuativo che prevedeva, rispettando i vincoli di Piano governativo del territorio, su una superficie totale di 101.000 mq, una destinazione per metà a superficie edificabile e verde privato (in parti uguali edilizia libera e edilizia residenza sociale) e per l’altra metà a spazi e servizi pubblici con una superficie assegnata a parco in misura del 30%. Questo progetto aveva aperto un dibattito che dura tutt’ora. Secondo l’Osservatorio, tra l’altro, assoggettare l’area Caserma Mameli a una speculazione edilizia abitativa non sembra essere in linea con le necessità attuali, non con le aspirazione delle zone circostanti né con la situazione di mercato abitativo di quest’area e neanche con le più recenti previsioni demografiche che prevedono una diminuzione degli abitanti. Tornando ad oggi, la situazione è in fase di totale stallo. Alle promesse più volte annunciate dalle istituzioni, anche in merito a un possibile utilizzo temporaneo dell’area, nessuna azione concreta è seguita. L’area Mameli rimane ancora in stato di degrado senza al momento nessuna prospettiva futura. Nonostante tutto l’Osservatorio Mameli continuerà il suo lavoro di sensibilizzazione delle istituzioni e di coinvolgimento dei cittadini della nostra zona.