Seveso: una petizione alla Regione per pulire le acque del torrente

Vedere l’Italia in ginocchio a piangere le decine di morti per le esondazioni di fiumi e torrenti provocate da uno sviluppo urbanistico sconsiderato, porta noi a pensare al Seveso che, fatte le debite proporzioni, tanti danni ha causato alla nostra comunità. Le intense piogge di queste ultime settimane hanno infatti portato forte apprensione, allerte per rischio idrogeologico, attivazione dello scolmatore e dei protocolli di emergenza ma, fino al momento di andare in stampa, nessuna esondazione. Vivere così però non è il massimo perché si rimane sempre con il fiato sospeso a ogni passaggio di perturbazione. Purtroppo però al momento dobbiamo fare affidamento solo sulle azioni messe in campo dal Comune di Milano e dalla Protezione Civile oltre che su “San” Canale Scolmatore di Nord Ovest visto che il progetto vasche di laminazione è fermo ai blocchi di partenza. Proprio il 5 novembre è stato tramesso dal tg nazionale Sky24 un reportage girato nel cantiere di Senago, luogo scelto per ospitare la più grossa vasca del progetto: i lavori non sono neanche partiti e l’area sembra abbandonata. Delle altre vasche neanche l’ombra e intanto ci stiamo azzuffando per realizzare la vaschetta del Parco Nord che divrebbe essere l’ultima a vedere la luce, quasi una ciliegina sulla torta che invece rischia di diventare la torta vera e propria. Questa però non è l’unica notizia che ha riguardato il nostro corso d’acqua. È arrivata in redazione la documentazione di una petizione, lanciata dal Comitato Torrente Seveso, per chiedere a Regione Lombardia di disinquinare il fiume e mettere a norma gli scarichi abusivi. Eccone un sunto.
Nel Seveso, uno dei corsi d’acqua più inquinati d’Europa, si riversano oltre 1400 scarichi abusivi. È una risorsa idrica sprecata, trasformata in un corso d’acqua canalizzato. La cementificazione lungo il suo percorso ha ridotto la permeabilità del terreno aumentando i rischi di ondate di piena che si vanno a scaricare nei quartieri a Nord di Milano con conseguenti danni e inquinamento. Chi affronta il problema delle esondazioni del Seveso non deve dimenticare lo stato delle acque del torrente e che la soluzione non può prescindere da una politica del territorio che garantisca la capacità del terreno di assorbire le acque piovane. Ricordiamo inoltre che il nostro Paese è sotto procedimento di infrazione da parte dell’Europa con il rischio di multe per il mancato rispetto dell’equilibrio ecologico. Si chiede alla Regione Lombardia di attuare un piano di disinquinamento del Seveso; di ricondurre a norma di legge i 1400 scarichi abusivi individuati; di varare un Piano per l’invarianza idraulica che preveda di drenare e raccogliere le acque piovane prima che finiscano nelle fogne limitando i rischi di allagamento con acque fognarie, come previsto dalla Direttiva Europea recepita dalla legge italiana e dalla legge regionale n.4 del 2016. La petizione può essere sottoscritta su www.change.org.