Parliamo sempre della necessità di aumentare il verde all’interno delle città per contribuire a migliorare l’aria che respiriamo e per garantire spazi sani in cui ritrovarsi. Bene. A Milano abbiamo fatto tanti passi in avanti anche se evidentemente dobbiamo sempre camminare per scalare la classifica stilata da Legambiente e diventare ancora più verdi ed ecosostenibili. Ma andiamo con ordine. Tra le cinque città italiane più popolose, Milano è l’unica ad aver fatto un salto in avanti negli ultimi anni ed è l’unica a trovarsi nella metà più alta della classifica di Legambiente. In questa 25ª Edizione raggiungiamo il 23° posto in classifica generale, salendo otto gradini, mentre Torino si attesta al 78° posto (guadagna tre posizioni), Roma all’87° (era 88ª), Napoli all’89° (era 86°) e Palermo al 100°. Se, poi, confrontiamo gli ultimi quattro anni, vediamo che siamo passati dal 64° posto all’attuale 23°. Decisamente un buon percorso, nonostante le condizioni meteo della Pianura padana che certamente non ci favoriscono e non favoriscono la qualità della nostra aria. Proprio per questo occorre lavorare sempre alacremente sul potenziamento del trasporto pubblico, sulla sensibilizzazione di ciacuno di noi perché minimizzi l’uso dell’auto. Intanto, però, Milano è terza in Italia per minor numero di auto circolanti (51) ogni 100 abitanti ed è un esempio per tutte nel campo del car-sharing. Altri dati dei vari comparti di cui si compone lo studio di Legambiente consolidano il primato fra le città più grandi: significativo, tra gli altri, il doppio quinto posto ottenuto per la capacità di limitare la dispersione della rete idrica (al 15,9%) e per il numero di alberi (34 ogni 100 abitanti). Proprio sul versante, alberi, solo per restare in zona, dopo l’apertura del Parco della Torre, abbiamo inaugurato il nuovo Parco pubblico Biblioteca degli Alberi, un polmone verde di quasi 10 ettari