Al via il Piano Quartieri fortemente voluto da Palazzo Marino. Parte la ristrutturazione delle case comunali nei pressi di Maciachini

Come abbiamo scritto più volte nei mesi scorsi, il Piano Periferie, termine con il quale si identificano i quartieri lontani dal centro come quelli che costituiscono l’ossatura del nostro Municipio 9, è stato sostituito con il più ambizioso (e costoso) Piano Quartieri. Finalmente questo importante progetto inizia a muovere i primi passi: dopo diverse mozioni e delibere dell’allora CdZ 9 e dell’attuale Municipio 9, i caseggiati di edilizia residenziale pubblica (Erp) di via Villani e via Giuffrè, a ridosso di piazzale Maciachini, verranno profondamente ristrutturati: facciate, tetti, coibentazione, infissi, cantine, cancelli e telecamere. I lavori, lungamente attesi, dovrebbero partire dopo l’estate. Un primo importante segnale di cambio di passo che il Comune vuole mettere in campo per il territorio fuori dalla “cerchia della 90/91”, ovvero forti investimenti sui quartieri in difficoltà e sulla coesione sociale. E non stiamo parlando di noccioline visto che è stato postato un gruzzolo di oltre 13 milioni di euro. Ma non è solo la somma stanziata che rende speciale questo progetto: il Comune di Milano ha voluto sperimentare una modalità innovativa di accompagnamento al cantiere e di sostegno alle difficoltà degli abitanti. Con il supporto di MM (Metropolitana Milanese spa), che gestisce per conto di Milano il suo enorme patrimonio residenziale pubblico, il Comune ha vinto infatti un bando regionale per un importante progetto sociale di oltre 250mila euro in due anni, guidando una cordata composta da esperti operatori socio-educativi come Fondazione Aquilone e Diapason Cooperativa, due splendide realtà molto attive e radicate nei nostri quartieri, che lavorano bene da molti anni al servizio dei bisogni delle fasce più deboli, oltre che da Afol Metropolitana, l’agenzia metropolitana per la formazione e il collocamento lavorativo. Il progetto, che partirà a breve, prevede un presidio fisso all’interno dei caseggiati grazie ad uno sportello che diverrà punto di riferimento per coinvolgere gli abitanti in una logica di comunità, fornirà le informazioni periodiche sulle fasi della ristrutturazione e raccoglierà le problematiche e le necessità più impellenti. Inoltre saranno previste forme di autogestione e di corresponsabilizzazione degli inquilini nell’utilizzo degli spazi comuni, nella sicurezza e nel rispetto dell’ambiente (rifiuti, acqua, energia), nonché nel contrasto alla morosità. E, non ultimo in ordine di importanza, verranno organizzati percorsi di formazione ed orientamento al lavoro per disoccupati.