“Educare non è riempire un secchio ma accendere un fuoco”

Care lettrici, cari lettori: Buon Anno! Sia veramente per tutti un anno migliore! Da quando la Zona 9 si è estesa fino ai Bastioni di Porta Volta, e ancor di più, il nostro giornale va oltre Niguarda. Questo mese di gennaio Zona Franca entra nella scuola dell’Infanzia delle Marcelline, in piazza Caserta 6. La scelta nasce perché Mary Ela che è insegnante di scuola materna ogni volta che ci incontriamo parla dei bambini che vede tutti i giorni, la loro spontaneità e, ogni volta, trasmette le sue emozioni d’amore. Sono in piazza Caserta, aspetto la 42 che mi riporta a casa. Da poco uscita dall’asilo (scuola d’infanzia) penso a Suor Rossella, madre Superiora; a Daniela, coordinatrice che da 40 anni insegna in questa scuola; alle suorine che mi hanno accolta con amore; alla chiesetta all’interno della scuola. Sento una sensazione di pace che da tempo non conoscevo e penso: “Per i bambini è davvero un ambiente sereno!”. Ma veniamo all’intervista. Suor Rossella e Daniela hanno il dono della gentilezza, viene spontaneo chiedere a loro la storia delle Marcelline. “La nostra scuola appartiene all’Istituto Marcelline, nato dalla passione educativa di un sacerdote milanese, il Beato Luigi Biraghi, che a metà dell’800 volle fondare un istituto religioso che educasse i giovani ai valori evangelici, attraverso la cultura e una stretta condivisione di vita in uno stile familiare. Come protettrice per il nascente istituto scelse Santa Marcellina, vergine consacrata e sorella del Vescovo milanese Sant’Ambrogio, che rimasta orfana con i due fratelli più piccoli, li educò a un’autentica vita cristiana. La passione per l’educazione alla vita e alla fede, l’amore per una cultura autenticamente evangelica, uno stile relazionale caldo e accogliente caratterizzano le realtà di servizio animate dalle suore Marcelline in diverse parti del mondo (Brasile, Canada, Messico, Bénin). Per ricordare con un gesto concreto di attenzione ai bambini e ai giovani il 50° della morte del loro fondatore, le suore Marcelline nel 1929 pensarono di aprire una scuola per l’infanzia in piazza Caserta, zona allora periferica di Milano, in cui urgente si presentava il servizio formativo e di istruzione. Si è voluto in questo modo dare continuità alla passione educativa del Beato Luigi Biraghi (vedi foto), uomo di grande cultura, deciso a curare ‘i guasti della società’ con l’educazione e l’istruzione trasmesse seguendo il ‘metodo benedetto’ della ‘incarnazione’ che mira ad educare ‘non con un gran numero di precetti’, ma con la testimonianza di vita, formando persone dallo spirito aperto, capaci di simpatizzare con il proprio tempo, promuovendo solide identità con competenze professionali ed una cultura aperta ai valori umani, civili e cristiani. La costruzione dell’edificio si protrae per due anni e, nel 1931, le suore aprono ufficialmente la scuola, accogliendo i bambini con i quali già avevano costruito un rapporto di amicizia perché l’Istituto delle Marcelline era l’unico punto d’incontro e di aggregazione del quartiere. Per rispondere ai bisogni delle famiglie con entrambi i genitori impegnati nel lavoro, alcuni anni dopo, venne aperto un doposcuola in cui i bambini che frequentavano la vicina scuola elementare Locatelli potessero fermarsi sia per la mensa, sia per lo svolgimento dei compiti. Da questa attenzione ai bisogni del quartiere, di accoglienza di ragazzi in età scolare e di adolescenti con alcune problematiche relazionali, nasce nel 1998 il Centro di Aggregazione Giovanile ‘Marcelline’. Si parla di tutte le attività e Suor Rossella aggiunge: “Sono aperte le iscrizioni alla Sezione Primavera per i bambini dai 2 ai 3 anni. Il progetto educativo consiste nell’elaborazione degli interventi in funzione delle esigenze di ciascun bambino predisponendo le condizioni più idonee per uno sviluppo armonico della personalità: intelligenza, affettività, socializzazione e motricità”. Sul tema delicato dei maltrattamenti su bambini e anziani di cui la stampa, ultimamente, ci informa, e di cosa bisogna fare per prevenire. Suor Rossella tiene a precisare: “Teniamo molti incontri durante l’anno con il personale, con esperti”. Condivido il suo pensiero e quello di Daniela. Cambiano i tempi, una volta certi lavori erano una “missione” per l’altro. Oggi tanti, per bisogno, lo fanno per avere un lavoro. Avrei tanto da raccontare, Zona Franca ritornerà ancora sull’atgomento! Grazie e Buon Anno a tutti!