“Raffaele Morelli, psichiatra e psicoterapeuta, spiega”: “Il digiuno è un concetto molto più profondo di quanto si è portati a pensare, per questo è presente in tutte le tradizioni. È l’accesso a quello che potremmo definire un nutrimento celeste, diverso dagli alimenti di cui ci cibiamo ogni giorno”. La similitudine che evoca la pratica del digiuno è quella della “gravidanza interiore” poiché si aprono porte diverse da quella della “bocca”, esattamente come un feto che si nutre non oralmente. Ecco che nel silenzio della giornata dedicata al digiuno, l’energia del cibo viene sostituita da quella interiore, una energia creativa e curativa, compresa molto bene dagli antichi, poichè essendo uno strumento di depurazione, riattivava e ri-energizzava moltissimo il corpo. Questa pratica depura su più livelli: fisico, mentale, emotivo. Determina fisiologicamente una pausa dell’apparato digerente e degli organi emuntori con una conseguente decongestione e disintossicazione generale. Dopo un periodo di 24 ore senza cibo solido, ci si accorge che le lievi infiammazioni locali diminuiscono, poiché i processi infiammatori fanno parte anche di una risposta di difesa dell’organismo a uno stimolo tossico. Al contrario di quanto si pensi non ci si sente stanchi, anzi… il corpo si ricarica e la mente è più lucida. Negli ultimi anni vi sono stati molti studi scientifici sugli effetti benefici del digiuno. I ricercatori attualmente più noti sono l’americano Mark Mattson e gli italiani Luigi Fontana e Walter Longo. Mark Mattson ha scoperto che il digiuno intermittente, abbinato all’esercizio fisico, porta grandissimi benefici sia al corpo che al cervello e ormai le sue tesi sono diventate la base di protocolli terapeutici medici per la prevenzione di molte patologie. Walter Longo invece, direttore dell’Istituto di Longevità della University of Southern California e direttore del programma di ricerca Oncologia e Longevità“ dell’Ifom (Istituto Firc di Oncologia Molecolare) di Milano, ha teorizzato e sperimentato il Mima-digiuno, cioè l’assunzione per 5 giorni di un regime calorico molto ridotto, ma naturalmente tale pratica va seguita da un’esperto (anche presso il mio studio). La tendenza quindi è di riscoprire, con le dovute precauzioni e conoscenze, la possibilità di introdurre ogni tanto una giornata di sospensione calorica e di alimenti solidi, per dare spazio alle forze guaritrici insite in no. È altresì fondamentale che vi sia un controllo da parte di una figura professionale che abbia le conoscenze appropriate e adeguate e che possa dare i giusti consigli e le esatte modalità per la conduzione della pratica. Personalmente sarò lieta di ascoltare i vostri dubbi e necessità per accompagnarvi nel sentiero del benessere.

Paola Chilò, Naturopata – Esperta in riequilibrio alimentare/intolleranze con orientamento psicosomatico

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