Cestino, cestino delle mie brame

Come al solito, per colpa di pochi maleducati, ci rimettiamo tutti! Sì, ci rimettiamo in pulizia e decoro urbano, perché da settembre 2018 il Comune di Milano, non sapendo più come gestire l’inciviltà di quei pochi che nei cestoni urbani dei rifiuti gettavano di tutto, ha pensato bene di “eliminare” il problema, eliminando i cestoni! Da diverso tempo, infatti, alcuni incivili avevano cominciato ad ammassare nei cestoni verdi qualsiasi rifiuto, anche di grosse dimensioni, evitando così di fare la raccolta differenziata. Per ovviare al problema, la scelta è stata quella di eliminare un gran numero di cestoni urbani. Già, ma in questo modo non si dà più la possibilità di “tenere Milano pulita”, come diceva un vecchio slogan. Lo sanno bene, per esempio, i cittadini di Pratocentenaro, sopratutto nel tratto di viale Fulvio Testi: qui infatti sono spariti quasi tutti i cestoni verdi, e i proprietari di cani, che accompagnano i loro quattrozampe a fare il giretto quotidiano, non sanno più dove buttare i sacchettini degli escrementi. Contattata l’Amsa, ci è stato detto che per loro era ormai divenuto ingestibile il problema di ritrovarsi ogni giorno con i cestoni pieni di rifiuti casalinghi, e sentire spesso le lamentele dei cittadini. Ma ci rassicuravano dicendo che, entro fine dicembre 2018, il Comune avrebbe installato tantissimi cestini specifici per la raccolta delle deiezioni canine. Al momento però se ne contano pochissimi in zona, e sopratutto mancano nel tratto di Viale Testi, nei pressi delle aiuole spartitraffico, spesso utilizzate per il giretto quotidiano. Il risultato, quindi, è che, mancando gli appositi cestini, le scelte dei proprietari canini sono risultate tre: c’è chi ormai non si cura neanche più di raccogliere gli escrementi, e forse non lo faceva neanche prima, trasformando lo spartitraffico in un “campo minato di cacca”; chi addirittura si porta il suo sacchettino sporco a casa; e, infine, c’è la soluzione più strana, di chi si prende la briga di raccogliere, ma poi, non sapendo dove gettare il suo sacchettino, lo lascia in giro sulla strada, come a dire “Io ci ho provato, ma non so dove buttarlo”…