Gli appuntamenti con i cittadini del Comitato di Quartiere di Niguarda

Il Comitato di Quartiere di Niguarda, attivo dal 2014, ha sostenuto in questi anni diversi progetti e vinto alcune battaglie importanti, facendosi portavoce dei cittadini niguardesi. Ricordiamo per esempio il sostegno per la restituzione del doppio senso di circolazione in via Sbarbaro oppure il Controllo di Vicinato, un programma che punta a facilitare le relazioni tra vicini di casa in materia di sicurezza residenziale, in cui i promotori possano interfacciarsi direttamente con le forze dell’ordine, la protezione civile e le autorità politiche. Il Comitato inoltre ha coadiuvato la nuova Ascoart (Associazione Commercianti e Artigiani) nell’azione di ripristino delle feste di quartiere. Il “libro bianco”, presentato nel 2014, rappresenta l’elenco dei progettti che il Comitato di Quartiere propone per migliorare la qualità della vita dei cittadini.Tra le proposte già esposte, ce ne sono di nuove che riguardano diversi progetti che il Comitato potrà sostenere solo se i cittadini si sentiranno parte integrante di queste battaglie. Il Comitato ha ascoltato in questi anni i bisogni dei Niguardesi e quello che desidera realizzare è fare da intermediario tra i cittadini e le Istituzioni, in questo caso rappresentate dal Municipio 9 e dal Comune di Milano. Abbiamo incontrato il presidente Paolo Casarin e il vicepresidente Marco Domaneschi, cui abbiamo chiesto quali sono i loro progetti. “Sono progetti che riguardano i trasporti, l’illuminazione e l’arredo urbano, la sistemazione di strade e viabilità, gli spazi pubblici e i parcheggi, una piazza nuova per Niguarda” – dice Marco Domaneschi – “e quello che stiamo offrendo la nostra disponibilità a confrontarci e condividere le esigenze dei Niguardesi”.
Come incontrate la gente del quartiere?
“Iniziamo con una proposta che riguarda i trasporti e di cui parleremo venerdì 15 febbraio presso la gelateria Artis di via Adriatico 10, dalle 21 alle 23. Il progetto è vasto e le proposte sono tante, sia per questo argomento che per tutti gli altri, e tutte le proposte dei cittadini del quartiere verranno presentate in Municipio 9 e in Comune. Siamo stati già convocati dal Comune per l’esposizione dei nostri progetti, a proposito anche della proposta lanciata dal sindaco Giuseppe Sala, di considerare Niguarda come quartiere pilota per la riqualificazione delle periferie. Siamo in contatto con gli assessori Maran e Granelli, e con il delegato del sindaco alle Periferie Mirko Mazzali. In Municipio 9 lavoriamo in stretta collaborazione con il sindaco Giuseppe Lardieri e gli assessori Raffaele Todaro e Deborah Giovanati”. “Quello che ci preme è operare per il bene comune, senza fini politici o di lucro”, dice Paolo Casarin, “ma lo possiamo fare solo se abbiamo la possibilità di interagire con i cittadini stessi, i quali potranno collaborare alla realizzazione presenziando agli incontri programmati. Solo così potrà essere riqualificato il nostro quartiere, partecipando concretamente alle iniziative per dare una mano con le proprie opinioni ed esponendo i propri bisogni”.
Dove si terranno gli incontri e in quali giorni?
Risponde Marco Domaneschi: “Il 15 febbraio presso la Gelateria Artis si parlerà del Progetto Trasporti; il 22 febbraio presso il Centro Culturale di via Hermada 14 si parlerà del Progetto Illuminazione e Arredo Urbano; il 26 febbraio presso lo spazio H19 di via Hermada 19 si parlerà del Progetto Sistemazione Strade e Viabilità; il 7 marzo presso il negozio Chicchincapsula di via Ornato 7 si parlerà del Progetto Spazi Pubblici e Parcheggi; infine il 15 marzo si parlerà del Progetto Piazza di Niguarda, nuovamente presso la Gelateria Artis. Per ogni argomento abbiamo già elaborato un progetto che vorremo presentare per stabilire insieme eventuali modifiche o aggiunte”.
Come pensate di coinvolgere i cittadini e cosa è stato fatto fino adesso per cogliere le necessità e le esigenze degli abitanti del quartiere?
“Abbiamo iniziato usando la pagina Facebook del Comitato e a questo proposito vogliamo ringraziare tutti coloro che stanno appoggiando, anche solo virtualmente, il nostro impegno, perché già attraverso le loro osservazioni e i loro commenti, siamo riusciti a conoscere gran parte delle esigenze e delle necessità di cui si fa richiesta”.