Lectio magistralis contro l’Indifferenza della senatrice Liliana Segre

Le leggi antiebraiche volute nel ‘38 dal fascismo costituirono una tappa decisiva nella storia del regime. Con l’emarginazione dei cittadini ebrei e il loro allontanamento dalle scuole e dai luoghi di lavoro, infatti, furono poste le basi per favorire la loro deportazione e la loro morte nei campi di sterminio. Ricordare questo evento è quindi di enorme importanza, soprattutto oggi, per evitare di ricadere nel vortice dell’odio razziale e della xenofobia, e spingerci invece a vigilare per garantire che qualsiasi focolaio sia subito spento. È in quest’ottica che si inserisce l’iniziativa “Razza e istruzione. Le leggi anti-ebraiche del 1938”, un convegno e una mostra organizzati dall’Università Bicocca in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, l’Archivio di Stato, Biblioteche, Fondazioni e altre importanti Istituzioni. Responsabili del progetto le professoresse Marina Calloni, docente di Filosofia politica e sociale, e Barbara Bracco, docente di Storia contemporanea. L’obiettivo è approfondire non solo le conseguenze che il divieto di accesso all’istruzione e alle professioni ebbe per studenti e docenti di origine ebraica ma anche gli effetti negativi che tale divieto provocò sul sistema educativo e formativo italiano, sempre più fascistizzato. Il Convegno si svolgerà lunedì 18 febbraio dalle 9,30 alle 16 nell’Aula Magna dell’Edificio U6 dell’Ateneo e la mostra fotografica, esposta nella Galleria dell’Aula Magna al piano terra dello stesso Edificio, sarà aperta al pubblico dal 18 febbraio al 15 marzo. Articolata in sette sezioni tematiche, attraverso materiali d’archivio, molti dei quali inediti esposti per la prima volta, la mostra ripercorre la storia dalla genesi delle leggi alla loro emanazione, dall’esclusione dei docenti universitari fino al reintegro di alcuni che dopo la Liberazione furono reinsediati nelle cattedre da cui erano stati espulsi ma solo affiancando e subordinandosi ai loro “successori”. E tutto questo nell’indifferenza generale. L’Indifferenza sarà il tema che la senatrice a vita Liliana Segre, per la sola colpa di essere ebrea allontanata dalla scuola e deportata ad Auschwitz durante il regime fascista, al termine del convegno, ospite eccezionale dell’Università Milano Bicocca, svolgerà con una lectio magistralis utile a far riflettere su una delle pagine più tristi e vergognose della storia del nostro Paese.