Lotta all’inquinamento/2: dopo il bike e il car sharing arriva il car pooling

Cioè l’utilizzo di una sola auto da parte di un gruppo di persone che compie lo stesso tragitto.
Da anni la lotta all’inquinamento è diventata una delle priorità delle Giunte di Palazzo Marino. Si spiegano così la costruzione e il prolungamento delle linee metropolitane, l’introduzione di Area C e a breve di Area B, il bike sharing, il car sharing, l’efficientamento della rete di trasporto pubblico di superficie, la lotta al riscaldamento a gasolio e la spinta al teleriscaldamento. Tutto questo sforzo sta producendo risultati ma ancora non basta. Ecco che per dare nuovo impulso alla sfida infinita contro le polveri sottili il Comune pone l’attenzione sui pendolari che giungono nella nostra metropoli garantendo loro più facilità e minori costi. Come? Favorendo il car pooling, ovvero la condivisione fra più persone di un’auto privata, una forma moderna di autostop. Già qualcosa di simile avviene con le lunghe percorrenze tramite ad esempio l’App BlaBlaCar. Ora si cerca di trasferire questa positiva esperienza anche per gli spostamenti più brevi e giornalieri. Tramite un’App specifica di un gestore di car pooling accreditato presso il Comune di Milano e viaggiando con almeno un passeggero a bordo si può usufruire della sosta gratis in uno dei principali parcheggi di interscambio. La piattaforma informatica di car pooling permetterà di far incontrare la domanda e l’offerta di passaggi in auto attraverso la semplice registrazione da parte degli utenti. Un servizio particolarmente utile per chi, da un qualsiasi punto della città metropolitana, deve raggiungere un nodo di interscambio della metropolitana o dei principali mezzi di superficie. Chi decide di mettere a disposizione la propria auto per amici e colleghi che compiono lo stesso percorso per arrivare a Milano si registra alla piattaforma e ha a disposizione 51 stalli di sosta gratuita presso i parcheggi di interscambio di Quarto Oggiaro (10 posti disponibili), Crescenzago (20 posti), Caterina da Forlì (3 posti), Famagosta (3 posti), Cascina Gobba (3 posti), Rogoredo (3 posti), Molino Dorino (3 posti) e Maciachini (3 posti). “Vogliamo ridurre il numero di auto in città a beneficio di una circolazione più fluida e di una migliore qualità dell’aria. Se la sperimentazione avrà successo siamo pronti ad aumentare i posti disponibili. Con questo meccanismo ci rivolgiamo soprattutto a chi arriva da fuori alle porte di Milano e talvolta non ha a disposizione una capillare rete di trasporto pubblico”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità Marco Granelli.