Il punto sulla Cooperativa Duecento Parla il presidente Franco Tripodi – “Fiducia nel raggiungimento degli obiettivi ma c’è ancora molta strada da fare”

Ci eravamo lasciati lo scorso mese di ottobre con un’intervista al presidente di Cooperativa Duecento, Franco Tripodi, che ci esponeva un piano straordinario per mettere in sicurezza una delle storiche edificatrici dei nostri quartieri. A distanza di cinque mesi abbiamo voluto incontrare nuovamente il Presidente per verificare le novità e i frutti del percorso intrapreso.
Presidente Tripodi, cosa è successo negli ultimi cinque mesi in Cooperativa? Lo scorso 30 novembre si è tenuta un’assemblea dei soci della Cooperativa Duecento, per il rinnovo del Collegio Sindacale perché il nostro presidente del Collegio, Nicola Palmieri, lascia l’incarico per raggiunti limiti d’età. L’assemblea, tramite il Presidente, gli ha riservato un caloroso ringraziamento per l’attività svolta, riconoscendo a Nicola Palmieri i meriti per aver svolto la sua attività di controllo con competenza, determinazione, senso del dovere e molta passione, in un periodo economico nazionale molto travagliato che ha visto coinvolta anche la nostra Cooperativa. È stato nominato presidente del Collegio Sindacale Claudio Cornara, già sindaco effettivo, al quale rinnoviamo gli auguri di buon lavoro. Il Collegio risulta essere così composto: presidente Claudio Cornara, sindaci effettivi: Paolo Saccani, già sindaco effettivo, e la new entry Raffaele Termine. A tutti loro i nostri migliori auguri di buon lavoro e di una proficua collaborazione.
Al netto del cambio del presidente del Collegio quali altre novità sono emerse durante l’assemblea dei soci? L’assemblea è stata l’occasione anche per fare il punto della situazione sull’andamento della Cooperativa, dopo l’assemblea del 4/7/2018, presentando un report al 30/10 che illustrava l’allineamento agli obiettivi dichiarati nel piano industriale triennale. Le adesioni all’assegnazioni in proprietà sono state tali da far ben sperare per il futuro della nostra Cooperativa, ma non ancora sufficienti al raggiungimento dell’obiettivo prefissato, ma siamo fiduciosi in quanto abbiamo due anni per raggiungerlo e confidiamo molto nei nostri Soci.
A proposito di mondo cooperativo, è un bel periodo per Legacoop. Spiegaci perché. Il 1 marzo si è tenuto il 12° congresso Legacoop Lombardia. Congresso in linea con le proposte del congresso nazionale. Il presidente regionale Luca Bernareggi ha tenuto una bellissima relazione a chiusura del suo mandato. Al suo posto è stato nominato Attilio Dadda che è stato suo vice. A Luca Bernareggi, che è tra l’altro un nostro socio, vanno i nostri migliori auguri per la sua attività futura e i ringraziamenti per l’attività svolta; ad Attilio Dadda i nostri migliori auguri di buon lavoro. Quest’anno si celebra il 40° Congresso Nazionale di Legacoop con un manifesto dal titolo accattivante “Cambiare l’Italia cooperando”, un nuovo modo di essere ed operare. Il manifesto intende promuovere e diffondere una cultura della sostenibilità applicata ai progetti di crescita economica, sociale e civile basata su valori e pratiche di autenticità cooperativa. In una parola, la nuova cooperazione mutualistica che accetta la sfida della modernità e la persegue per essere un motore di cambiamento e giustizia sociale del Paese individuando cinque pilastri quali: lavoro-formazione-equità, sostenibilità, legalità, innovazione e welfare. Cinque pilastri per cinque sfide che vedranno la cooperazione fortemente impegnata in un’autoriforma basata oggi più di ieri sui valori fondanti che hanno rappresentato la nostra forza, la nostra resilienza. A partire da questa peculiarità dobbiamo costruire le risposte ai problemi e alle sfide del nostro tempo. Non abbiamo la pretesa di essere i migliori, né tanto meno ci sentiamo tali, ma noi cooperatori e cooperatrici italiane ci poniamo il problema di provare ad esserlo insieme a voi per “Cambiare l’Italia cooperando”.