Il Fioretto di Zorro: L’8 marzo tutto l’anno

L’8 marzo, la Giornata delle donne, Mattarella ha detto: “Fare gli auguri alle donne vuol dire rivolgerli all’intera comunità nazionale. Perché la componente femminile è parte decisiva della nostra società. L’’8 marzo si celebrano valori di fondo della nostra vita in comune. Valori che recano il segno delle conquiste realizzate, spesso con fatica, dalle donne stesse”. Una ricorrenza importante, che però il nostro giornale, nella cui redazione fra l’altro le donne sono in maggioranza, per ragioni pratiche rischia di non essere festeggiata a dovere. Infatti i tempi di lavorazione e stampa ci obbligano a diffondere il giornale al primo mercoledi del mese, giorno lontano dal’8 marzo sia con l’uscita di febbraio che con quella di marzo. Ciò ci dispiace, ma c’è anche un risvolto positivo: siamo “obbligati” a trattare “l’argomento donne” non un giorno solo ma per tutto l’anno. Infatti rendiamo sempre conto della schiavitù in cui sono tenute moltissime donne sia nella società (salari inferiori a quelli degli uomini) sia in famiglia (violenze spesso mortali da parte dei maschi). E diamo conto altresì delle loro conquiste sul piano professionale o culturale. A febbraio, per esempio, abbiamo pubblicato un articolo in cui, un mese prima degli altri giornali che hanno aspettato l’8 marzo per parlarne, si scrive che l’università Bicocca è “tinta di rosa”: sono donne il rettore Cristina Messa, il direttore Loredana Luzzi, il 44% del corpo docente, il 60% del personale tecnico-amministrativo e il 62% degli studenti. Un caso unico di parità di genere di cui essere fieri