Liliana Segre alla scuola Pirelli

Lunedì 18 febbraio Liliana Segre ha tenuto, come ospite d’onore dell’Università Bicocca, una lectio magistralis dal titolo “L’indifferenza”, nell’ambito del convegno “Razza e istruzione. Le leggi anti-ebraiche del 1938”. Al termine la Senatrice a vita ha voluto visitare la mostra realizzata dagli studenti dell’Istituto comprensivo Sandro Pertini presso la scuola elementare Pirelli di via Goffredo da Bussero. Accolta dalla dirigente scolastica, Maria Stefania Turco, e dalle insegnanti che hanno seguito l’iniziativa, Carmelita Lofaro e Maria Rosaria Chisena, dal prof. Camillo Russo, che ha curato la mostra, ma soprattutto dai formidabili bambini e bambine molto efficienti e compresi nel compito di fare da guide, Liliana Segre ha percorso corridoi e sale interessandosi ad ogni aspetto del complesso lavoro che ha visto la collaborazione della referente di plesso Alessandra Mereghetti, di tutte le insegnanti del plesso Pirelli, ma anche della scuola dell’infanzia Munari, del centro Filippo Buonarroti, di Anpi Pratocentenaro, di Amnesty International Edu e di molti genitori volontari. Gli allievi conoscevano bene la storia della bambina Liliana, attraverso i libri letti a scuola con attenzione, in un percorso della Memoria che impegna la scuola ogni anno e che porta un bellissimo titolo: “Adesso so e non dimentico”. Al momento dei saluti la Senatrice a vita ha avuto parole di grande apprezzamento per il lavoro della scuola Pirelli. Ha scritto la parola “grata” sul libro delle firme e ha commentato che la mostra era uno dei lavori più pensati che le fosse mai capitato di vedere, non solo in relazione all’età degli studenti, ma proprio in assoluto. Salendo in macchina ha concluso che se, a causa della stanchezza, avesse rinunciato all’appuntamento con i bambini e le bambine della Bicocca, avrebbe veramente perso qualcosa di valore. Per la scuola Pirelli, per le sue insegnanti e per le associazioni che collaborano a questo grande progetto è stato un grande e meritato riconoscimento. Per tutto il quartiere è stato un onore avere una visita così importante e una preziosa occasione di vedere e sentire una grande donna, che si è messa al servizio della Memoria, contro ogni forma di fascismo e di razzismo.