Palazzo Marino Approvato dalla Giunta Sala il Bilancio Previsionale 2019-2021

Afine febbraio la Giunta Sala ha approvato uno dei documenti più importanti di un’Amministrazione Pubblica ovvero il Bilancio di Previsione 2019-2021. Numeri importanti che certificano quanto Milano, oltre ad essere la vera locomotiva del Paese, sia gestita in maniera oculata e trasparente: l’anno in corso si chiuderà con un pareggio di 3,4 miliardi di euro per la parte corrente e di 3,2 miliardi di euro per la parte in conto capitale. Ora, come avviene ogni anno, il documento deliberato approda in aula per la discussione plenaria in Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva. Da una prima analisi del documento si conferma il proseguimento del lavoro di contenimento della spesa corrente: dal 2015 sono stati risparmiati 100 milioni di euro, senza intaccare la qualità dei servizi ma con un’azione di efficienza sulla struttura del Comune. Un impegno che continua anche nel 2019 nonostante l’accantonamento obbligatorio di 60 milioni di euro del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, aumentato del 10% rispetto all’anno scorso. Non meno importante e premiante il mantenimento della riduzione del debito complessivo del Comune: meno 538 milioni di euro rispetto al 2015. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore al Bilancio Roberto Tasca che ha affermato: “Il lavoro difficile di questi ultimi anni sta dando dei buoni risultati che certificano la compattezza dei conti del Comune. Abbiamo lavorato con tutti gli assessori e con i direttori centrali al contenimento della spesa corrente e alla riduzione dello stock di indebitamento complessivo dell’Ente, proprio come devono fare gli amministratori responsabili”. Nota negativa dal capitolo entrate, certificata più volte dalle aspre polemiche di questi mesi con Regione Lombardia, il congelamento anche per il 2019 del Fondo per il Trasporto regionale, fermo a 267 milioni di euro nonostante il numero maggiore di chilometri di trasporto urbano. Aumenta invece il volume delle entrate extra tributarie relative ai dividendi delle società partecipate: 142,8 milioni di euro rispetto ai 123 milioni di euro dello scorso anno, per il ricorso anche ai dividendi straordinari. Restano infine invariate le entrate derivanti da tributi che si attestano a 1,4 miliardi con una leggera diminuzione della Tari da 304,8 milioni di euro del 2018 a 300,9 milioni di euro del 2019.