Seveso: al via la bonifica delle acque. Sarà svolta vera?
Il 13 marzo potrebbe essere ricordato come il giorno della rinascita del fiume Seveso. O almeno lo speriamo. La Commissione Regionale Ambiente ha espresso parere favorevole al Regolamento che disciplina gli scarichi di acque reflue domestiche e di acque reflue urbane. Molta enfasi e soddisfazione è stata espressa dal presidente della Commissione Riccardo Pase: “Si tratta di uno strumento importante che si pone il fondamentale obiettivo della bonifica delle acque della nostra Regione. Molti dei fiumi lombardi, come ad esempio il Seveso che detiene il triste primato di essere uno dei fiumi più inquinati d’Europa, potranno finalmente intraprendere un reale percorso di bonifica cosi da raggiungere gli obiettivi imposti dal Piano di Tutela delle Acque approvato nel 2016. Il nuovo regolamento, infatti, interviene sui gestori del Servizio Idrico Integrato, che saranno obbligati a superare i sistemi di sfioro che portano i fanghi, in caso di eventi calamitosi, nelle acque dei fiumi. Verrà quindi previsto sia il collettamento di tutti gli scarichi a sistema fognario che oggi, purtroppo, finiscono nelle acque dei fiumi o dei torrenti, sia gli sfioratori con sistemi di laminazione. Il nuovo regolamento, infine, consentirà di riallineare la normativa regionale con la normativa nazionale di settore e permetterà di intervenire in modo più incisivo sulla eliminazione dei fattori nocivi che determinano la qualità delle acque. Ora sarà compito degli Ato (Ambiti Territoriali Ottimali, ndr) programmare tutti gli interventi necessari al fine di portare a compimento questo grande obiettivo. Questi buoni propositi si tramuteranno in atti concreti? Sarebbe il massimo per il nostro fiume visto che il Seveso conta oltre 1400 scarichi abusivi sui quali sta indagando da anni la Magistratura. Cancellare il criminogeno utilizzo dei corsi d’acqua come se fossero dei collettori fognari sarebbe il primo importantissimo passo per fare tornare il Seveso al suo antico splendore e forse permetterebbe di superare la lotta fra fazioni che si è sviluppata intorno al progetto vasche di laminazione.
• Il Comitato Torrente Seveso chiede alla Regione di intervenire Domenica 7 aprile con 2 appuntamenti distinti (a Paderno la mattina e il pomeriggio a Niguarda all’ingresso del Parco Nord zona lago) il Comitato Torrente Seveso è sceso in strada chiamando i cittadini a mobilitarsi in difesa dell’ambiente e della nostra salute. Il torrente Seveso è infatti tra i più inquinati d’Europa, su poco più di 1500 scarichi che riversano acque lungo il suo corso, la Magistratura ne ha rilevato 1420 abusivi che lo rendono nei fatti una fognatura a cielo aperto. Il Seveso durante gli ultimi decenni è stato costantemente maltrattato tra canalizzazioni, cemento e inquinamento diventando un pericolo per l’ambiente e per la biodiversità. Ma, ogni volta che il torrente esonda, si parla di emergenza senza mai affrontare il tema in una prospettiva di lungo periodo.
In tempi di grandi mobilitazioni globali in difesa dell’ambiente e per richiedere serie politiche che invertano la rotta dei cambiamenti climatici, il Comitato Torrente Seveso chiede alla Regione Lombardia che: si attui un piano di disinquinamento del Seveso; si riconducano a norma di legge gli oltre 1400 scarichi abusivi individuati; sia finalmente varato un Piano per l’invarianza idraulica che preveda di drenare e raccogliere le acque piovane prima che finiscano nelle fogne limitando i rischi di allagamento con acque fognarie, come previsto dalla Direttiva Europea recepita dalla legge italiana e dalla legge regionale n.4 del 2016.