Nei dipinti di Santina Portelli la natura in tutta la sua bellezza e grandiosità

Talento innato, grande forza di volontà, forte desiderio di comunicare, esternare sentimenti, stati d’animo ed emozioni, questi i presupposti che hanno permesso a Santina Portelli di affrontare con grinta e determinazione le difficoltà realizzandosi pienamente come psicologa, docente universitaria e soprattutto come artista. L’handicap fisico per Santina non è stato mai un impedimento ma piuttosto una spinta a cercare una via personale per “esserci”, per dar voce alla sua immaginazione e creatività e per realizzarsi. “Dipingo con la bocca da sempre – ci racconta – fin da bambina ero affascinata dai colori, giocavo con loro, mi piaceva molto imbrattarmi. Poi il piacere è diventato passione e quindi ho cominciato come ‘ragazza di bottega’ a frequentare i laboratori di alcuni pittori, e ho proseguito seguendo corsi di pittura presso la scuola speciale Gaetano Negri di Milano che mi ha permesso di approfondire lo studio della storia dell’arte e sperimentare varie tecniche e stili. Nel maggio del 1966, ad appena 17 anni, come borsista fui inserita nella V.D.M.F.K. un’associazione mondiale che sostiene gli artisti che dipingono con la bocca o con il piede. Fu la svolta decisiva. Avevo un progetto di vita. La pittura da quel momento per me diventava Lavoro e possibilità di Emancipazione. Dal 2000 sono membro effettivo di questa associazione che in Italia ha come editore Spam mentre Ability Art è la vetrina online del marchio”. Alla pittura che resta sempre un amore irrinunciabile l’artista affianca studi universitari che nel 1985 la portano a conseguire una laurea in psicologia e a collaborare con l’Università della Sapienza di Roma e con l’Università Bicocca di Milano per la formazione di insegnanti e psicologi. Dalla tempera alle matite colorate, dall’olio all’acquerello, dalla pittura su tela a quella su legno, marmo, stoffa, tutto è sperimentazione per lei, una sfida continua. Ci sono voluti anni di studio e di lavoro per riuscire ad esempio a dipingere su ceramica con acqua e zucchero da stendere con un pennino. Ma “per Santina non c’è niente di impossibile“ afferma Marina, l’amica di lunga data. Lo studio nel quale Santina ci riceve, il suo “Rifugio”, è una affollata galleria di tele che raccontano la storia artistica della pittrice dai lavori degli anni 70 a quelli di oggi. “Negli anni 70 – ci racconta ancora – la mia era una pittura di scontro, un grido d’aiuto, un modo di manifestare i miei stati d’animo che nessuno riusciva a capire; erano quadri simbolici con colori scuri e stridenti, tele dipinte di getto. Dalla fine degli anni 80 si è trasformata in una pittura di incontro, più ricerca, meno simbolismo, molto più atmosfere, tele curate e soprattutto la scoperta dei colori chiari”. Quella dell’oggi è infatti una pittura più fresca, serena, più in sintonia con la vita e con la natura che Santina ama molto e che come lei stessa afferma “dipinge da sempre cercando di liberarla”. Nascono così i suoi meravigliosi paesaggi, fiori, foglie, erbe, ma soprattutto i grandi spazi aperti, il mare, il cielo che resi con pennellate lievi e trasparenti suggeriscono il movimento e lasciano spazio all’immaginario. Una pittura la sua che racconta la poesia della vita con grande serenità e suggerisce molto più di quello che riesce a dire perché l’arte di Santina Portelli non vuole parlare delle cose ma andare alle cose affinché siano le cose stesse a parlare di sé sempre naturalmente che si sia pronti e si abbia voglia di vedere e di ascoltare. Una produzione di grande qualità varia e abbondante che attraverso numerosissime personali e collettive ha portato il nome e l’arte di Santina in tutto il mondo. Potremo ammirare una selezione dei suoi splendidi lavori nella personale “Gli acquerelli raccontano…” allestita dal 16 maggio al 1 giugno presso la galleria Art Line di viale Fulvio Testi 93. La rassegna è dedicata esclusivamente agli acquerelli, una tecnica difficile che non ammette ripensamenti e che l’artista pratica con grande maestria da circa quindici anni alternandola ai lavori a olio, ai disegni su ceramica e alle decorazioni su seta, l’ultima attività, al momento, nella quale ha voluto cimentarsi ancora una volta con successo come potremo constatare dagli abiti dipinti esposti in mostra.

Dopo l’inaugurazione prevista per il 16 maggio alle ore 21 la mostra sarà visitabile da martedì al sabato dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30, il lunedì solo nel pomeriggio.