Violenza feroce: sedicenne disabile massacrato sulla montagnetta del Parco Nord

Lo scorso 27 marzo al Parco Nord un ragazzo di 20 anni ha aggredito un 16enne disabile, prendendolo a calci in faccia e causandogli danni permanenti. Ora l’aggressore è in carcere accusato di lesioni gravissime. Una telecamera ha registrato le sequenze dell’aggressione. Si vede la vittima, un ragazzino di 16 anni, che ascolta la musica su una panchina del Parco Nord ed è immerso in pensieri tutti suoi. Ha la testa bassa, guarda il cellulare e accanto ha solo la bicicletta. A un certo punto però alza lo sguardo, fissa per una frazione di secondo quei ragazzi – sei in tutto, due sono ragazze – che ballano vicino al teatro, nella zona della montagnetta. Basta quello, non servono parole, per innescare una reazione feroce. Uno dei giovani, ventenne, si avvicina e senza motivo inizia a colpirlo. Uno schiaffo, poi un altro. Il sedicenne fugge, prova a scappare ma viene raggiunto. Viene buttato a terra e fatto rotolare lungo la montagnetta per 200 metri. Poi colpito ancora con calci e pugni. Tutti al volto, mentre lui è a terra, immobile, incapace di difendersi, in completa balia del suo aggressore. Due ragazzi del gruppo cercano inutilmente di fermare il pestaggio. Solo ad aggressione finita riescono ad avvicinarsi alla vittima per “riconsegnare” gli occhiali e il cellulare che il sedicenne ha perso durante la fuga. Il ragazzo disabile è tornato a casa e i genitori lo hanno portato al pronto soccorso, dove gli è stata diagnosticata la frattura della mandibola. È stato operato, ma ha riportato danni permanenti. I suoi genitori hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri che si sono messi sulle tracce dell’aggressore, fino a rintracciarlo. Il 20enne ha una storia difficile, rapporti complicati con la famiglia a causa della sua indole aggressiva tanto che i genitori lo avevano anche denunciato per violenze nei confronti del fratello. Per questo motivo spesso veniva ospitato dalla nonna a Sesto San Giovanni. Nella sua storia c’è però anche un precedente: risale allo scorso 28 dicembre quando a Sesto aveva aggredito con modalità simili un ragazzo straniero. Con insulti razzisti e omofobi. Davanti ai carabinieri è scoppiato in lacrime: “Non pensavo di avergli fatto così male”.