La Nostra Piazza a Niguarda: il percorso continua 2. Verso Il Progetto Definitivo/1

Nell’area di Via Passerini in cui si sono avviati i lavori per la realizzazione de La Nostra Piazza, si sta concludendo l’abbattimento degli edifici dissestati in abbandono e il progetto edilizio sta delineando il suo avanzamento verso la fase definitiva. La pulizia del terreno e la sua messa in sicurezza sono scaturite da un attento lavoro di rimozione della struttura esistente e delle sue parti pericolanti: un’opera che ha affiancato ai mezzi meccanici un minuzioso intervento manuale. Per questo, chi fosse passato lungo il cantiere nel mese di maggio, potrebbe aver osservato dentro i suoi confini, oltre la recinzione, quel braccio gru con il suo cestino appeso che sollevava il demolitore imbracato, il quale, pezzo per pezzo, rimuoveva le lamiere al fine di alleggerire lo scheletro dell’edificio e rendere più agevole e sicuro il suo successivo e conclusivo abbattimento con mezzi meccanici. Ce lo racconta Emanuela Sara Cidri, l’architetto che gestisce il progetto fin dalla sua fase preliminare, recentemente premiata a Oslo quale professionista facente parte della rete di imprese BSmart, tra le vincitrici del bando internazionale “Reinventing cities” lanciato dal Comune di Milano e C40, che ha come obiettivo la riqualificazione edilizia orientata all’ambiente e alla trasformazione di siti inutilizzati in spazi di rigenerazione urbana. “Superata a pieno titolo l’approvazione della Commissione Paesaggio del Comune di Milano che ha verificato la conformità urbanistica del progetto e le caratteristiche proprie dell’edilizia di qualità” – spiega l’architetto – “ora vigileremo e ci muoveremo affinché tutto si svolga nel rispetto dell’opera architettonica approvata e delle sue caratteristiche performanti in ogni dettaglio: dalle finiture, come i serramenti e la pavimentazione, alle tecnologie e all’impiantistica per il risparmio energetico e per i sistemi di sicurezza”. Possiamo così cominciare a dare forma alla nostra immaginazione, vedendo come si vestirà questo ampio spazio nel centro di Niguarda, secondo il piano in attuazione de La Nostra Piazza srl, costituita da Abitare Società Cooperativa e Delta Ecopolis Soc. Coop. Quattro edifici, ipotizzati nel piano preliminare di 4 e 5 piani, con 67 appartamenti e un piano interrato per box e cantine. I palazzi e il giardino che li circonda sono posizionati in modo da lasciare una serie di varchi che, in un’asse ideale con la Via de Calboli, renderanno agevole il passaggio tra la Via Passerini – con il nuovo marciapiede ampliato e adornato di alberi – e il parco adiacente, arricchito da nuove piantumazioni. Se pensiamo alla presenza della scuola in Via Passerini, per esempio, ci sarà facile apprezzare lo sfogo pubblico che potrà avere questo accesso al parco nel dopo scuola delle belle stagioni, contando sulla probabile presenza di esercizi commerciali (400 mq circa sono destinati a questo) che potranno fungere da luoghi di ristoro. Uno spazio pubblico che si apre per molta parte su un terreno privato, messo a disposizione dalla proprietaria Abitare Società Cooperativa. Nel progetto in via di definizione, ogni appartamento è provvisto di un balcone, con diverse metrature, qualcuno in nicchia, per una maggiore riservatezza se si trova affacciato sulla piazza, altri sporgenti, alcuni dei quali affacciati direttamente sul parco. Tagli di uno, due e tre locali e attici con la terrazza e una profonda vista panoramica sulla città che giunge fino ai grattacieli di piazza Gae Aulenti. Per ogni appartamento una cantina di pertinenza e un box sotterraneo, con accesso da una discesa sul lato di Via Passerini che esclude ogni invadenza sul suolo pubblico. Su alcuni di questi aspetti riguardanti gli edifici e le unità immobiliari, si stanno valutando i risultati delle manifestazioni d’interesse espresse nei moduli pervenuti in grande quantità alla Cooperativa da parte dei cittadini che ne hanno fatto richiesta, per intervenire con eventuali messe a punto e per cercare di incontrare il più possibile le esigenze e i desideri emersi. In tre edifici su quattro, ad ogni piano, saranno presenti dei ballatoi, intesi come grandi pianerottoli su cui affacciano più appartamenti, spazi comuni coperti, chiusi su due lati e aperti sugli altri, che si affacciano all’esterno. “Parlando di Piazze, potremmo definirle questi ampi ballatoi come piazzette private condominiali”, suggerisce Emanuela Sara Cidri. Infatti le superfici dedicate a questi spazi comuni, pensati perché siano vivibili e adornabili, tendono a promuovere quelle relazioni tra vicini di cui la nostra frettolosa città ha particolarmente bisogno: momenti di condivisione tra inquilini, occasioni di incontrarsi non sempre e solo in modo sporadico, opportunità di conoscenze e di reciproco scambio nelle esigenze quotidiane. Ed ora, mentre gli elaborati grafici e descrittivi procedono operosamente, si confrontano con la qualità della residenza e del contesto urbano, si uniformano alle aspettative dei cittadini… ora che qualche aspetto di questo progetto lo abbiamo concretizzato nella nostra immaginazione per come sarà… ora torniamo all’attuale realtà del nostro grande terreno, che sarà ripulito e preparato ad accogliere le case, a popolarsi, a riqualificare il quartiere. Quello che abbiamo descritto è una parte dell’attuale “fermata” sul percorso verso La Nostra Piazza che celermente avanza: un tragitto che, man mano procede, si costruisce e si declina intorno a noi, raccoglie pezzi di storia, accoglie le nuove aspirazioni della città moderna insieme agli antichi e intramontabili valori comunitari. Nei prossimi mesi percorreremo insieme nuove tappe verso l’atteso capolinea, che non è più così lontano.

Lucia Giorgianni (per Abitare Società Cooperativa)