La piscina Scarioni quest’anno non aprirà i battenti! Perché non ritornare all’idea lanciata 25 anni fa da “Zona Nove”?

Una proposta per il centro balneare “Scarioni” inagibile dal 1989 – Nuotiamo in piscina coperta (1994)

Sono anni che a ogni inizio estate lanciamo l’allarme che, conciata così, la piscina Scarioni, la nostra Scarioni, non può andare avanti. Cedimenti, vasche rotte, crepe, buche nel terreno e chi più ne ha più ne metta ne fanno uno dei buchi neri della zona. Detto fatto. È ormai (quasi) certo che l’ex fiore all’occhiello questa stagione estiva rimarrà chiuso. Della Scarioni “Zona Nove” si è occupato sin dalle sue prime uscite, raccontando lo stato di abbandono, l’incendio che l’ha messa a dura prova, la riqualificazione a dir poco imbarazzante della Giunta Albertini e lanciando, in un articolo di Luigi Allori, l’idea di farla diventare un centro sportivo fruibile tutto l’anno. Era l’aprile 1994, quando “Zona Nove” titolava “Nuotiamo in piscina coperta… e poi pattiniamo, andiamo in palestra, passeggiamo nei giardini, andiamo per negozi: insomma, godiamoci questa grande struttura ricreativa e sportiva pubblica per tutto l’anno”. Nelle ultime stagioni estive il nostro centro balneare veniva aperto alla cittadinanza ma era lampante, anno dopo anno, che la struttura era avviata verso un inesorabile destino: la chiusura per palese inadeguatezza e pericolosità. Milanosport (Comune di Milano) ha deciso al momento di staccare la spina in attesa di capire come affrontare la situazione di questo grande malato. Rammentiamo che, dopo anni di abbandono e un incendio di non poco conto, la Scarioni nel 2003 venne riaperta con il memorabile tuffo dell’allora sindaco Gabriele Albertini, dopo una manutenzione straordinaria costata la bellezza di 12 milioni di euro, che non prevedeva un utilizzo dell’impianto tutto l’anno come suggerito dalla nostra petizione. Ma il peggio doveva ancora palesarsi: da subito si evidenziarono alcuni problemi come le scalette che si rompevano (per informazioni rivolgersi all’ex Sindaco Gabriele Albertini che rischiò di rompersi l’osso del collo), i depuratori che non funzionavano, l’impermeabilizzazione del fondo vasca che faceva… acqua, il bordo vasca non all’altezza della sua funzione, il nuovo edificio costruito per rendere il centro polifunzionale non adatto ad ospitare il bowling e un ristorante come previsto dal progetto. Insomma una ristrutturazione costosa e dai risultati imbarazzanti. La piscina ha comunque aperto, con le nuove strutture in molte parti inutilizate per anni. Ovviamente al termine della stagione estiva il centro tornava ad essere un luogo inutilizzato, oggetto anche di diverse occupazioni abusive. Stagione dopo stagione la Scarioni ha subito le ingiurie degli anni che hanno sensibilmente peggiorato il suo stato di forma, nonostante gli interventi tampone da 40/50 mila euro che ogni anno venivano fatti per riaprirla. Qualche anno fa, all’inizio di un lungo e costoso lavoro di rinascita, furono affidati gli spazi abbandonati della nuova edificazione ai ragazzi del Parkour, che oggi hanno una bella palestra, frequentata da tante persone del quartiere. La realtà che si è palesata in queste settimane ci dice che la piscina non è più agibile: i danni della struttura natatoria e delle aree adiacenti sono così importanti, anche perché i lavori di ristrutturazione del 2003 si sono dimostrati una barzelletta (chi paga per tutto ciò?) e pertanto non è possibile garantire la sicurezza di tutti. Per dare una scossa a questa situazione il Municipio 9 ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal capogruppo del Pd Stefano Indovino. Ve la proponiamo invitandovi a leggere con attenzione l’ultimo capoverso. È quello che propone “Zona Nove” da non so quanti lustri. Esempi di impianti polivalenti ce ne sono a bizzeffe. Andate a vedere la piscina di Cormano: un vero e proprio gioiello.

• Premesso che il Centro Balneare Scarioni, fin dalla sua inaugurazione avvenuta nel giugno del 2003 in seguito a interventi di manutenzione straordinaria costati circa 12 milioni di euro, ha da subito evidenziato seri problemi strutturali. Questi problemi si sono manifestati innanzitutto con la rottura dei depuratori e delle scalette d’ingresso in piscina fin dai primi giorni di attività dell’impianto, per poi ampliarsi coinvolgendo in particolare la tenuta del fondo della vasca profonda 5 metri, chiusa al pubblico, di quella lunga 50 metri, che da allora ha avuto bisogno di un continuo ricircolo d’acqua a causa delle perdite delle giunture della pavimentazione della vasca, la tenuta della struttura delle tribune/solarium, l’abbandono dei progetti di apertura di un ristorante e di un bowling nelle parti interne della struttura lato via Val Maira, la mancata manutenzione dei locali bar. Negli ultimi anni è stata riqualificata la parte di struttura del Centro Balneare Scarioni che ha ingresso separato in via Val Maira grazie all’affidamento della struttura alla società “Total Natural Training” che propone attività apprezzate dal quartiere, rivolte a cittadini di tutte le età, come corsi di Parkour, boxe, ginnastica dolce, yoga, solo per fare alcuni esempi;

• Considerato che: Abbiamo appreso dal sito di Milanosport che quest’anno il Centro Balneare Scarioni molto probabilmente resterà chiuso a causa dell’aggravamento dei problemi strutturali della stuttura. Il Centro Balneare Scarioni rappresenta per i quartieri di Pratocentenaro e Niguarda uno storico luogo di ritrovo estivo che non può più essere abbandonato all’incuria. Il Comune di Milano ha giustamente indicato come prioritari gli interventi infrastrutturali nei quartieri periferici. La riqualificazione del Centro Balneare Scarioni rientra fra le priorità indicate nei documenti approvati dal Municipio 9, nello specifico DUP e priorità relative al PTOP;

• Preso atto che: il Consiglio di Zona 9 prima e il Consiglio di Municipio 9 successivamente hanno svolto diversi sopralluoghi nell’area, tentando di tenere alta l’attenzione sul luogo. Milanosport è stata positivamente impegnata in questi anni nella riqualificazione di diversi impianti sportivi, alcuni storici come il Palalido che riaprirà le sue porte nei prossimi giorni, altri importanti per i nostri quartieri come il Centro Sportivo Iseo.

• Si chiede: all’assessore allo Sport, Roberta Guaineri, di attivarsi insieme a Milanosport e MM affinché si attivi celermente l’iter d’inserimento della riqualificazione complessiva del Centro Balneare Scarioni all’interno delle priorità per il Comune, così da riaprirlo prima possibile. Si avvii un percorso partecipato con la cittadinanza per immaginare l’inserimento di funzioni che rendano l’impianto, o una parte di esso, disponibile anche nei mesi invernali.