Mense dell’università: Tante “spintarelle” per mangiare sano
Che l’essere in sovrappeso o obesi faccia male alla salute non è certo una novità. Secondo l‘ultimo studio condotto dai ricercatori della London School of Hygiene and Tropical Medicine un indice di massa corporea (Bmi) troppo alto o troppo basso può aumentare il rischio di sviluppare patologie anche molto gravi, da quelle cardiovascolari e respiratorie al diabete, al tumore fino ai disturbi di natura psichiatrica. Il Bmi ideale è tra il 21 e 25, numero che si ottiene dividendo il proprio peso in kg per la propria altezza al quadrato. Così in accordo con l’antico detto latino “mens sana in corpore sano” l’Università Bicocca ha pensato a una iniziativa che possa spingere studenti e personale universitario a scelte salutari sempre più consapevoli per quanto riguarda la propria alimentazione. L’obiettivo è di allontanare le mani e non solo dei più giovani dalle bevande zuccherate o gassate, dagli hamburger, dalle patatine fritte, dalle merendine e da altre simili tentacolari ghiottonerie spingendole invece verso cibi più sani. Per questo, dopo un’indagine sul personale e gli studenti per valutare punti di forza e di criticità, in partnership con Iescum (Istituto Europeo per lo studio del comportamento umano) e Sodesco, la società che gestisce il servizio di ristorazione della mensa dell’università, da inizio maggio il gruppo Base (Bicocca ambiente società economia) dell’ateneo ha avviato una sperimentazione basata su interventi di nudging, un innovativo programma diffusosi nell’ultimo decennio in tutto il mondo. I nudging, letteralmente “spintarelle”, sono strategie appositamente studiate per influire sui comportamenti degli individui, invogliando, nel caso specifico, a preferire alcuni piatti ad altri senza vietare nulla, far ricorso a punizioni o a incentivi economici. Così cartelloni belli in evidenza spiegano perché è preferibile il pane integrale a quello bianco, bollini verdi con la scritta “So Good” segnalano i cibi più salutari, percorsi guidati da piedini verdi dirigono i passi dei consumatori verso l’area frutta e verdura, dolci e dessert confezionati restano strategicamente lontani dalle insalate e dalla frutta mentre bibite gassate e vino sono posti su ripiani a livelli inferiori a quelli dell’acqua in modo tale da rimanere meno visibili. Naturalmente per un regime nutrizionale equilibrato vengono suggeriti anche le combinazioni ottimali dei vari cibi e con l’attenzione alle porzioni corrette si cerca di evitare sprechi alimentari, altro importante obiettivo. Mangiare sano non solo fa bene alla linea e alla salute ma può incidere in modo significativo anche sui livelli di attenzione e di apprendimento, una considerazione quest’ultima soprattutto da parte degli studenti non da sottovalutare.