Pompe Funebri Turati: bottega storica

Dal 1892, ossia da ben più di 100 anni, l’Impresa di Pompe Funebri Turati offre i suoi servizi ai cittadini, con professionalità e competenza, e lo scorso 2 aprile 2019, il Municipio IX del Comune di Milano, rappresentato dal suo presidente Giuseppe Lardieri, le ha consegnato la targa di platino per il suo lavoro come “negozio storico”. Fondata da Domenico Turati nel 1892, appunto, l’Impresa ottenne la licenza comunale come “Onoranze Funebri” nel 1902, e nel 1932, il figlio Giuseppe aprì anche un negozio di fiori davanti all’Ospedale di Niguarda, contemporaneamente all’apertura del nosocomio. A portare avanti l’attività, successivamente, pensò il figlio di Giuseppe, Domenico, che ancora oggi segue le iniziative di suo figlio Stefano Turati. Siamo andati a trovarli per saperne qualcosa di più. Domenico, siamo giunti alla quarta generazione Turati, siete proprio una bottega storica… Fin da ragazzo ho lavorato nell’impresa di famiglia, e il 15 gennaio 1952 ho aperto un negozio di fiori in Via Ornato 18, e solo due giorni dopo, il 17 gennaio, sono partito per il militare. Tornato dal servizio militare, ho sviluppato l’azienda, con attrezzi adatti come il banco da falegname, la sega circolare, gli attrezzi agricoli, e altri strumenti per l’attività, che ora sono custoditi nel piccolo museo di Onoranze Funebri Turati che ha aperto più recentemente mio figlio Stefano. Erano anni di duro lavoro, e proprio in quel periodo mi sono innamorato di Virginia, la ragazza che ho sposato nel 1962 e che mi ha dato i miei due figli. A quel tempo la via Bauer, dove oggi ha la sede l’attività, si chiamava Via Cavallotti, e passava a fianco al torrente Seveso, che ancora non era stato interrato. Si lavorava con precisione e quindi tanto. A volte quasi dormivo in piedi preparando le corone di fiori che la mattina dovevano essere pronte per la cerimonia funebre. In uso all’attività avevamo il telefono, ed era uno degli unici telefoni nel quartiere, tanto che a volte faceva servizio anche per i vicini di casa. E ora Stefano: l’Impresa Turati è cresciuta e si è trasformata… Sì, perché dopo la laurea in architettura avevo cominciato a lavorare come progettista, ma poi sono arrivato nell’Azienda di famiglia, sviluppando e ristrutturando nuovi ambienti, come il piccolo museo di pompe funebri, la sala del commiato, e naturalmente anche l’Azienda Agricola, con gli animali da fattoria che piacciono tanto ai bambini, fino alla realizzazione di un laboratorio con macchine moderne a controllo numerico per la lavorazione dei marmi. Ma ho ancora altre idee e iniziative da portare avanti per offrire sempre un servizio migliore!